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La replica dell'Autorità Portuale a Federici: "Mai presa in considerazione l'ipotesi di ceneri Enel in porto" In evidenza

Con una lettera, l'Autorità Portuale replica punto per punto alle osservazioni del Sindaco della Spezia Massimo Federici (potete leggerle cliccando qui).


Ill.mo Sig. Sindaco

nel riscontrare la Sua pregiata nota del 19 u.s., concordiamo pienamente con Lei sul fatto che il primo bacino portuale si "configura come una primaria opportunità per lo sviluppo del turismo crocieristico e non".

In tal senso sono sempre stati indirizzati gli atti e le azioni di questa Autorità, anche anticipando la Sua richiesta di "evitare le attività di stoccaggio di ceneri Enel e cemento nel primo bacino". Infatti, l'ipotesi delle ceneri Enel non è neppure mai stata presa in considerazione da questa Autorità mentre, per quanto riguarda il cemento, l'Autorità portuale non ha rinnovato la concessione in capo a Rolcim sulla calata Paita (1° bacino) per lo stoccaggio del cemento, con conseguente dismissione dei silos di cui è prevista una prossima demolizione.

Laddove le Sue osservazioni fossero riferite all'impianto di Italcementi sul molo Garibaldi est (2° bacino), precisiamo che il procedimento afferente al rinnovo della concessione demaniale marittima riguarda esclusivamente la gestione dell'impianto amovibile per sbarco, insilamento e distribuzione cemento. Tale istanza è stata pubblicata, anche all'Albo Pretorio del Comune della Spezia, dal 19.01.2016 al 17.02.2016, e il risultato dell'istruttoria sarà sottoposto a parere del Comitato Portuale come previsto dalla vigente normativa.

Per quanto riguarda il merito delle osservazioni da Lei proposte in ordine al rinnovo della concessione demaniale, ancorché tardive rispetto ai termini fissati nell'avviso pubblico del procedimento, saranno portate all'attenzione del RUP unitamente a quelle già pervenute nei termini dal comitato "Speziaviadalcarbone" e dal consigliere Giulio Guerri.

Precisiamo inoltre che, allo stato attuale, l'Autorità portuale non ha avviato alcun procedimento in merito all'eventuale variazione della destinazione d'uso dell'impianto esistente al fine di adibirlo allo stoccaggio ceneri e che non è pervenuta da parte del concessionario alcuna istanza in tal senso. Peraltro il presidente ha già anticipato il personale parere negativo su un'eventuale richiesta in merito.

Cogliamo infine con soddisfazione l'espressa condivisione sulla strategicità dello sviluppo del turismo crocieristico e confermiamo la totale disponibilità ad avviare un confronto per individuare le migliori soluzioni, nel rispetto delle decisioni assunte e delle normative vigenti; come peraltro già evidenziato nella lettera del Presidente inviatale in data 20 Gennaio 2016.

Corre tuttavia l'obbligo, per opportuna memoria, richiamare gli aspetti principali che hanno caratterizzato la definizione del progetto condiviso di razionalizzazione delle concessioni e delle attività insistenti presso il molo Garibaldi (2° bacino):

a) nel corso del 2015, l'Autorità portuale ha predisposto uno studio di fattibilità relativo ad una diversa sistemazione del Molo Garibaldi. Il nuovo layout così definito, prevede il recupero, in aggiunta a quelle previste su Calata Paita, di aree e banchine da destinare all'utilizzo crocieristico sul molo Garibaldi ovest nonché, a compensazione delle stesse e della rinuncia all'estensione di Calata Artom, l'ampliamento del Garibaldi ad est, al fine di mantenere invariati gli equilibri e le disponibilità di aree per il traffico merci del porto commerciale. In tal senso ha definito un Accordo Quadro con tutti i concessionari interessati;

b) con delibera 13/2015 in data 23.07.2015 il Comitato Portuale ha approvato tale Accordo Quadro e gli schemi di Protocollo d'Intesa da stipularsi tra Autorità Portuale ed i concessionari LSCT, Italterminali (ora Italcementi) e Sepor, al fine di addivenire alla razionalizzazione delle aree del molo Garibaldi. A seguito di questa approvazione si è proceduto alla sottoscrizione e pubblicazione dell'Accordo Quadro e dei Protocolli di intesa con tutti i concessionari interessati;

c) in data 05.08.2015 La Spezia Container Terminal S.p.A. ha richiesto l'avvio del procedimento volto alla stipula di Accordo Sostitutivo della concessione demaniale marittima, come previsto nel Protocollo d'Intesa, con previsione di realizzazione di opere infrastrutturali per l'ampliamento del Garibaldi est di circa 52.000 mq. Il nuovo piano di impresa prevede:

- investimenti di ulteriori 80 milioni circa rispetto al precedente piano (per oltre 143,600 milioni di euro);
- un incremento pari a circa 33 milioni di euro in attrezzature (per un totale di 148 milioni di euro);
- previsione di incremento occupazionale complessivo di circa 600 addetti, tra diretti e indiretti, nei prossimi 5 anni;
- incremento del traffico dai 1.200.000 TEUs circa attuali a 1.700.000 TEUs circa a regime;

d) l'avviso relativo all'istanza anzidetta, nonché dell'Accordo Quadro e del Protocollo d'Intesa è stato pubblicato all'Albo pretorio del Comune della Spezia (dal 14 agosto 2015 al 30 settembre 2015, sul sito dell'A.P., sul BUR della Regione Liguria, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, nonché sui quotidiani Il Secolo XIX, La Repubblica, Il Sole 24 Ore). Non sono pervenute osservazioni.

Pare evidente l'opportunità di non interrompere il procedimento amministrativo in corso che vede all'ordine del giorno del prossimo Comitato Portuale la definitiva approvazione per la stipula dell'Accordo sostitutivo di concessione a favore di L.S.C.T. , condizione essenziale per l'avvio del piano di razionalizzazione già approvato e per lo sviluppo dell'attività commerciale e crocieristica.

Si ribadisce in ogni caso la disponibilità ad ogni incontro utile per fugare dubbi e perplessità eventualmente sopraggiunti in merito a quanto già concordemente definito.

Con osservanza

Per l'Autorità Portuale
Il Segretario Generale
Avv. Davide Santini

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