«Attualmente la produzione di veicoli terrestri da parte di OTO MELARA - spiega Pucciarelli - è legata al programma "Veicolo Blindato Medio" (VBM), il quale prevede l'approvvigionamento di 249 mezzi di varia tipologia, destinati a soddisfare le esigenze di supporto tattico, protezione e sicurezza delle unità dell'Esercito Italiano, impiegate in determinate operazioni. Ad oggi quasi tutta la fornitura suddetta è stata completata. Nell'ambito dello stesso contratto, è prevista anche l'opzione per l'avvio della produzione di ulteriori 34 unità VBM, le quali andranno a costituire l'allestimento di una prossima seconda Brigata».
E' necessario che il Governo, sostiene il consigliere, stanzi i finanziamenti rispettivi per sciogliere l'opzione. Senza questo fondamentale passaggio, verrebbe meno una commessa che garantirebbe lavoro sia ai dipendenti del settore dei veicoli terrestri di OTO MELARA sia alle aziende dell'indotto. I lavoratori di OTO MELARA percepiscono uno stipendio fisso più basso delle altre aziende, ma, grazie alla contrattazione azienda – sindacato, hanno visto incrementare negli anni il sistema di welfare.
«Sembrerebbe che, con l'avvento di Finmeccanica One Company - aggiunge Pucciarelli - manchi una programmazione precisa, non si conoscano i carichi di lavoro e sia presente l'intenzione di una rimodulazione del salario integrativo, composto da una serie di benefit legati all'assistenza sanitaria, a contributi per rette scolastiche, borse di studio e acquisto di libri, a contributi per il tempo libero. I lavoratori in questi giorni hanno fatto sentire la loro voce, manifestando contro il rischio di veder smantellato il servizio di welfare, che va nella direzione dei lavoratori più deboli e creato in decenni di trattative».
Il consigliere Pucciarelli quindi, nel documento presentato intendeva chiedere alla Giunta di attivarsi presso i Ministeri competenti, affinché venissero sensibilizzati sulla strategicità del finanziamento della produzione delle ulteriori 34 unità VBM e, più in generale, sulla situazione di criticità dei lavoratori di OTO MELARA.
«Purtroppo questo non è stato possibile – conclude – poiché l'Odg non è stato votato a causa della mancanza della firma del Movimento Cinque Stelle. I problemi occupazionali però, devono venire prima di tutto e andare al di là di prese di posizione che non portano a nulla. Ora purtroppo, l'Odg è stato trasformato in un'interrogazione e di conseguenza, i tempi per discuterla si allungheranno inevitabilmente».
