fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

ACAM, Quaranta (SEL): "Ricollocare lavoratori in esubero e individuare discarica di servizio"

Le recenti cronache dimostrano come la soluzione del caso Acam sia complicata dal logoramento dei rapporti fra i soggetti che insieme dovrebbero provare a trovare una via di uscita. Lavoratori, sindacati, istituzioni sono tutti portatori di punti di vista che devono poter trovare una sintesi.

Certo se si è arrivati fin qui è perchè nel tempo sono stati fatti troppi e gravi errori: dalle scelte localiste fuori da un quadro di aggregazioni dell'inizio degli anni 2000, alle assunzioni in molti casi fatte senza tenere conto delle figure professionali realmente utili all'azienda, al progressivo e sempre più insostenibile ricorso al debito bancario, all'incapacità di chiudere il ciclo dei rifiuti individuando la discarica di servizio. La direzione politica ed aziendale di questi anni ha dimostrato di essere inadeguata.

La conseguenza di tutto questo è un'azienda in una situazione gravissima e il concreto rischio di ripercussioni occupazionali sia per i dipendenti che per quelli delle cooperative e delle ditte dell'indotto.

A mio parere, per dare un contributo utile, occorrerebbe provare a fare alcune cose: in primo luogo, la dirigenza aziendale dovrebbe predisporre un piano di riorganizzazione che ricollochi i lavoratori in esubero verso servizi in evidente carenza di personale; a questo proposito il confronto con le

organizzazioni sindacali deve essere ripreso nel più breve tempo possibile.

In secondo luogo occorre un piano industriale propriamente detto, soprattutto per quanto riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti; senza la individuazione,definitiva e certa, di una discarica di servizio, qualunque prospettiva appare velleitaria.

Infine occorre che sia rapidamente concluso l'iter della legge regionale diregolamentazione degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) dei rifiuti; la proposta di legge è da alcuni mesi ferma nella commissione competente, probabilmente per la difficoltà di procedere ad un riassetto degli ambiti, attualmente coincidenti con il territorio di ciascuna delle 4 province liguri.

Occorre riprenderne la discussione e procedere ad una riduzione del numero degli ambiti: la dimensione provinciale è troppo limitata, non consente l' attivazione delle necessarie economie di scala e l'ottimale sfruttamento degli impianti; è di tutta evidenza che alla riduzione del numero degli ambiti deve accompagnarsi l'aggregazione fra le aziende dei territori accorpati. Va ricordato, a tal proposito, che Spezia è l'unica provincia ligure che possiede impianti (compostaggio e produzione di Cdr).

In altre parole, occorre costruire una unità di azione tra Comuni, Regione, azienda e sindacati, che persegua efficienza dei servizi, futuro dell'azienda e occupazione; se questo avverrà si potrà cercare di individuare nell'anno a disposizione, oltretutto da posizioni di maggiore forza contrattuale, una

soluzione economicamente equivalente e alternativa alla cessione di Acam Gas e Acam Clienti.

Senza queste premesse la cessione delle due società sarebbe solo la ripetizione degli errori del passato.

 

Il commissario di Sinistra Ecologia Libertà

Stefano Quaranta

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.