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Asti (Forza Italia): “Piano delle Opere? Piano dei bugiardi” In evidenza

"Credere  al piano pluriennale delle opere pubbliche è come credere ancora a Babbo Natale, va bene per i più piccini ma, quando si amministra, bisognerebbe avere i piedi ben piantati  nella  realtà". Commenta così Paolo Asti candidato al Consiglio Regionale nelle liste Forza Italia, il piano delle opere presentato in comune questa mattina.

"La nostra amministrazione, così come quella regionale, in piena sintonia con il governo Renzi, soffre della sindrome di Pinocchio, una malattia che porta ad essere bugiardi patologici. Ma mentire con i numeri è molto difficile, basta che qualcuno legga i numeri previsti nel bilancio preventivo per mascherare queste menzogne. " Asti fa riferimento a quanto presentato dalla giunta Federici sul tema della messa in sicurezza delle scuole con impegno di oltre un milione e cinquecentomila euro, all'analoga cifra per la manutenzione agli impianti sportivi, agli oltre 3 milioni e  trecento mila euro per la manutenzione straordinaria sulla viabilità e a quasi un milione di euro per il territorio. "Ottimi propositi quelli dell'amministrazione che però, a copertura dei costi per i lavori, pone entrate di cui non c'è alcuna certezza. Due le voci di ricavi principali per far fronte a tutte queste attività : maggiori entrate fiscali e la vendita di alcuni beni di proprietà del comune. Cose praticamente inverosimili. Sembra di leggere ancora il bilancio in cui anni fa vennero poste alla voce ricavi, per pareggiare le uscite, introiti di multe che non sarebbero state mai riscosse. In mancanza dei ricavi impossibile coprire le spese - prosegue Asti - quindi il risultato è quello di opere virtuali.  La realtà è che il Comune della Spezia ha potuto avere i propri bilanci in ordine per alcuni anni grazie all'ordine del giorno che presentammo in consiglio comunale con il collega Paolo Messuri, obbligando l'amministrazione a batter cassa all' Enel imponendogli di  pagare l' Ici sull'intera area produttiva invece che solo sulle aree degli uffici come il comune aveva fatto fino a quella data. Questo nostro intervento procurò maggiori entrate, recuperando l'imposta anche per i cinque anni precedenti, per quasi dieci milioni di euro. Quella fu l'unica vera caccia all'evasione ma fu condotta dall'opposizione e non dalla maggioranza".

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