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Crisi commercio, Ratti (IDV): "Fanno notizia assunzioni nei grandi complessi, non i posti persi nei piccoli negozi"

In questi giorni sulla stampa locale si è aperto un dibattito molto ampio sulla situazione del commercio nella nostra provincia, e come Italia dei Valori ci sembra opportuno fare alcune riflessioni. E' evidente che la crisi economica di cui non si vede la fine incide fortemente sui consumi, altrettanto evidente è la difficoltà del settore commerciale a reggere questo calo.

I dati sulla chiusura di attività commerciali sono preoccupanti e non consolano le nuove aperture concentrate nel nuovo centro commerciale, come IdV abbiamo sempre denunciato i pericoli che la chiusura dei negozi di vicinato comporta e ci siamo sempre battuti affinché organizzazioni di settore, comitati di esercenti e amministrazione comunale si adoperino per contrastare questo fenomeno. Il dato più sconcertante è l'enormità delle superfici di vendita nella nostra provincia: 1067 mq ogni 10000 abitanti rispetto ai 496 della media ligure, 565 mq ogni 10000 abitanti contro 340 della media ligure nella grande distribuzione. Evidentemente vi è un sovradimensionamento che denota una scarsa programmazione da parte di chi doveva vigilare. In un momento di forte contrazione dei consumi, con i prezzi dei carburanti prossimi ai due euro al litro è chiaro che il cosi detto "turismo commerciale" non può essere chiamato a giustificazione della necessità di tale situazione o di eventuali nuove aperture o ampliamenti. Quello che stupisce maggiormente è la gara dei comuni della nostra provincia a vedere solo nel commercio la soluzione ai problemi occupazionali e di sviluppo, il che denota non solo il chiaro scopo di fare cassa con gli oneri di urbanizzazione derivanti da nuovi mega complessi ma anche un'assoluta mancanza di idee alternative. La nostra preoccupazione è che la già fragile situazione venga ulteriormente compromessa e che strutture costruite o ampliate con meri criteri campanilistici o peggio ancora di correnti partitiche si rivelino cattedrali nel deserto portatrici di alla fine di un bilancio occupazionale negativo. Fanno notizia le nuove assunzioni nei grandi complessi, non altrettanto i posti di lavoro persi di conseguenza nei piccoli negozi. Come IdV non siamo a priori contrari a nuove aperture o ampliamenti ma crediamo che bisogna porre grande attenzione al tessuto esistente magari integrandolo con qualcosa di veramente nuovo non con doppioni di attività già in essere.

Mirco Ratti - Italia dei Valori La Spezia

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