Vi hanno aderito in oltre 500, tra rappresentanti delle istituzioni e della società civile da tutto il mondo, insieme al Presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz. L'evento costituisce un momento di riflessione e un'occasione dalla forte valenza simbolica per ribadire insieme la forza dei valori di pace, tolleranza e democrazia su cui si fonda l'Unione europea e per assicurare che tragedie come quella dell'Olocausto non si ripetano mai più. Nel programma momenti di discussione e analisi sul ruolo dei media, della politica e della legge nel tramandare il ricordo di una delle pagine più dolorose della storia e nel combattere l'antisemitismo e l'intolleranza, con in conclusione la cerimonia di commemorazione al campo di concentramento di Terezin. "In un momento come quello attuale, a poche settimane dai tragici fatti di Parigi, e di fronte alla preoccupante recrudescenza dell'antisemitismo in Europa, ritengo cruciale – ha dichiarato Benifei - mantenere alta la guardia: dobbiamo vigilare costantemente sui fenomeni di odio e di violenza e sostenere con forza e determinazione il rispetto reciproco e il dialogo interreligioso, elementi indispensabili per una convivenza pacifica". L'eurodeputato ha partecipato al Forum anche in rappresentanza del proprio territorio di elezione e delle giovani generazioni: "Impossibile dimenticare le tante perdite di vite umane che le deportazioni del nazifascismo causarono alla Liguria e alle altre regioni del nordovest italiano: i nostri territori non vogliono e non possono dimenticare quanto è avvenuto. Celebriamo oggi i settant'anni dalla liberazione dei campi di concentramento – conclude ‒: ora spetta a noi giovani raccogliere il testimone, affinché ciò che è accaduto non venga mai dimenticato e non possano riaffermarsi fascismo e nazismo in Europa"
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