Questi, attraverso i suoi avvocati, ha avanzato una proposta di patteggiamento, che prevede una condanna a 2 anni e 8 mesi di carcere, più 50mila euro di risarcimento. Tuttavia, dagli archivi cartacei ed informatici dell'ex senatore a Spezia e Milano sarebbero saltati documenti che aprono nuovi scenari. Sarebbero stati sequestrati hard disk e appunti adesso al vaglio della Procura di Genova. Un faldone che i pm milanesi hanno stralciato dall'inchiesta madre e spedito a Genova, è ora sulla scrivania del procuratore capo Michele Di Lecce. Secondo fonti investigative, gli stralci racconterebbero, fra le altre cose, un retroscena tutto genovese di un presunto illecito penale compiuto sotto la Lanterna: l'aggiudicazione dell'appalto delle pulizie per la sede della Fondazione Ansaldo di Villa Cattaneo. I pm milanesi sospettano che il contratto sarebbe stato dato, con procedura di affidamento diretto, tramite l'ex senatore Grillo, e che la cooperativa assegnataria potesse servire come mezzo per mettere le mani su altri appalti. Ce n'è abbastanza perché la Procura di Genova si occupi dell'inchiesta Expò. Non ultimi i legami tra Grillo, Cattozzo e Riccardo Casale (fino al luglio 2013 presidente di Amiu) attuale amministratore delegato della Sogin Spa, la società che ha indetto gli appalti per gli impianti tecnologici della fiera, vinti dalla Maltauro Costruzioni.
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