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Il grido dei commercianti di via Prione: "Basta inciviltà! Dalla politica solo promesse" In evidenza

Lettera aperta di Marina Geirola, Responsabile Comitato negozi Via del Prione - Fare di tutta l'erba un fascio sarebbe sciocco, miope ed ingiusto. Il commercio del centro cittadino, però, non può più tacere su quei gesti di degrado ed insicurezza che si registrano ormai quotidianamente e che sempre più spesso portano alla creazione di tensioni tra cittadini o cittadini ed operatori. 

Situazioni che non dovrebbero esistere, teoricamente, in un paese civile o comunque tra persone civili, amanti dell'ambiente in cui vivono o operano.

 

Situazioni, però, che continuiamo ad osservare e su cui purtroppo vediamo la mancanza di intervento delle istituzioni, sebbene sempre più spesso si chieda ad imprese e cittadini di dare un proprio contributo –oltre ai tanti già dati e pagati-; ma in cambio di cosa?

Stiamo parlando di quei piccoli ma gravi gesti di inciviltà che tutti i giorni si vedono per le strade ed hanno per protagonisti coloro i quali gettano per terra carte, sigarette, mozziconi o non raccolgono le deieizioni dei propri animali o percorrono le vie del centro storico in bicicletta ad alta velocità, pensando forse che la via lunga e larga sia una pista e non una strada dove vi sono anche bambini, anziani e attività.

Come dicevamo prima non è giusto fare di tutta l'erba un fascio, anche perché si parla poi di una minoranza incivile. La quale, però, è quella che fa scaldare gli animi.

Nonostante sia sanzionabile chi inquina gli spazi della città, anche con un pezzettino di carta o con una sigaretta, non sentiamo o leggiamo di verbali elevati a chi contravviene a queste norme.

Nonostante sia sanzionabile chi inquina gli spazi della città, non togliendo da terra con gli appositi sacchetti, le feci degli animali, non sentiamo o leggiamo di verbali elevati a chi contravviene a queste norme. E non è una invettiva contro "Fido", che come essere vivente avrà le sue necessità, bensì contro chi non ha ancora compreso come i suoi prodotti abbandonati non siano un regalo per la comunità ma anzi una forma di mancanza di rispetto.

Nonostante sia sanzionabile chi usa le vie del centro per correre in bici o per sfogare la sua noia, non sentiamo o leggiamo di verbali elevati a chi contravviene a queste norme. E soprattutto in quest'ultimo caso parliamo anche di buon senso, dato che una bici in corsa contro un bambino o un animale potrebbe portare anche a gravi conseguenze alle quali non si è ancora giunti forse per vero e proprio miracolo.

Dinnanzi a queste situazioni cosa deve fare il cittadino e/o il commerciante? Continuare a denunciare sui giornali quanto stiamo dicendo? Dover sempre tacere e poi pulire anche ciò che non gli compete ma per il quale paga, e ancora a caro prezzo i servizi? Sperare che l'inciviltà passi di colpo?

Quanto abbiamo sopra descritto è ormai all'ordine del giorno ed è proprio "notizia fresca" di pochissimi giorni orsono il fatto che una commerciante si sia presa insulti e sputi in volto per aver "ripreso" un maleducato.

Leggiamo delle buone intenzioni, delle promesse, dei pugni duri dei nostri politici contro queste inciviltà, che ribadiamo dovrebbero comunque essere sanzionate e che potrebbe anche portare qualche risorsa in più nelle casse del comune, ma poi?

A questo punto non possiamo più leggere, non vogliamo solo leggere. Vogliamo che ci si attivi dinnanzi a questi problemi, perché è anche nostro diritto che la legge sia rispettata, ma prima della legge parliamo dell'ambiente in cui viviamo, operiamo, cresciamo i nostri figli o accudiamo i nostri anziani.

Pulizia e sicurezza non possono più essere lasciati in secondo piano. Soprattutto se vogliamo davvero essere accoglienti con chi sceglie Spezia per le sue vacanze, che siano di un giorno o di un periodo più lungo. Un conto è che il commerciante mantenga pulito il proprio negozio e lo spazio antistante, ma non che debba essere lui a rimediare alle bottiglie abbandonate, alla spazzatura buttata per strada, all'inciviltà di alcune persone.

Ribadiamo che non è giusto e non è compito nostro dato che questi servizi sono da tutti pagati e devono essere tutelati!

A questo punto l'attesa e la pazienza per noi sta esaurendosi e se la politica –intesa in senso stretto- non si muove allora ci attiveremo presso la Prefettura, la Questura e la Polizia Municipale affinchè i nostri diritti e la nostra salute siano rispettati. Ben vengano i controlli, che già vi sono, ma è nelle ore pomeridiane e serali che registriamo il maggior numero di segnalazioni, quando purtroppo i controlli sono di meno o non vi sono proprio.

Al Prefetto, al Questore e al Comandante della Polizia Municipale diamo questo nostro spunto, nella speranza che possano davvero seguire i fatti e che la legge venga rispettata.

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