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Oto Melara, CISL: "Necessario mantenere autonomia su certe scelte aziendali" In evidenza

Fim Cisl interviene nel dibattito su Oto Melara, il cui destino è legato alla riorganizzazione di Finmeccanica pensata dal nuovo numero uno dell'azienda, Mauro Moretti.

La nota Fim Cisl: "Il contesto in cui viviamo ci porta ad autoconvincerci di false verità che sono pubblicizzate con il solo scopo di avere consenso e approvazione. In realtà c'è un solo modo per essere davvero dalla parte della verità: essere obiettivi e autocritici! Questa premessa ci serve per affrontare il tema delle industrie della difesa Finmeccanica nella nostra città. Non vogliamo entrare nel dibattito tra chi è contro o a favore di questo o quello ed entrare in merito alla gestione politica delle aziende. In Finmeccanica si sta cercando di cambiare organizzazione per modificare assetti, così si dice per migliorare la situazione, il tutto senza aver fornito ad oggi un piano industriale! (teniamo presente che già negli anni '90 Oto Melara diventò un' azienda di Finmeccanica , per poi tornare S.p.A.) e questo già dovrebbe farci riflettere.
Noi riteniamo fondamentale poter mantenere una autonomia su certe scelte aziendali. In questo momento secondo noi servirebbe aprire un confronto per salvaguardare il futuro delle nostre aziende (Oto Melara, MBDA, SELEX, indotto spezzino) essendo queste patrimonio di tutta la città.
Sono stati fatti degli errori in questi anni, siamo stati tutti troppo silenti sulle politiche industriali, non abbiamo disturbato il manovratore ed oggi siamo arrivati a questa situazione in cui purtroppo l'industria della difesa dipende ancora molto dalle scelte politiche e poiché il nostro paese sta attraversando una grossa crisi economica diventa facile fare dei tagli alla Difesa. Queste scelte stanno incidendo molto sulle nostre industrie ed è in noi la preoccupazione che si possano svendere tali aziende per fare cassa.
Ogni governo (attraverso i Ministeri competenti) dovrebbe sostenere il proprio comparto della difesa incentivando in primo luogo gli investimenti nella ricerca che sono essenziali per lo sviluppo di questa industria.
Oto Melara negli ultimi decenni ha venduto nel mondo sistemi navali, terrestri, missilistici, di alto livello tecnologico.
Oggi gli unici sistemi missilistici venduti "made in Italy", TESEO e MARTE sono stati concepiti, progettati e prodotti, prima da OTO Melara e poi mantenendo capacità e conoscenze da MBDA Italia e ciò ha garantito sviluppo e lavoro per decenni. Ci sembra che certe scelte siano state di buona politica industriale o no? Cerchiamo nei nostri ragionamenti di non buttare via il bambino insieme all'acqua sporca!! Queste aziende non possono però sviluppare la ricerca in questo settore contando solo sui propri investimenti, nessuna industria della Difesa può rimanere competitiva nel tempo se non vi è un supporto dello Stato.
Il compito del sindacato in questa fase, è quello di spronare il governo ad impegnarsi per creare risorse per la Difesa ancor prima di giudicare se questa nuova organizzazione porterà miglioramenti nel gestire il bene pubblico. Per fare ciò serve un impegno mirato all'apertura di un dibattito con i nostri rappresentanti istituzionali e politici per non disperdere questo patrimonio che è sempre stato il biglietto da visita del nostro territorio.
Occorre, pertanto, riportare la discussione sulle cose concrete e fare in modo che la politica definisca cosa vuol fare di queste industrie. Il resto francamente non ci interessa, il lavoro si crea con gli investimenti, con seri piani industriali senza tenere posizioni cerchiobbotiste, tenendo anche conto del contesto internazionale ed europeo e della necessità di operare in scenari non più solo nazionali.
Non dimentichiamoci che alcune delle nostre Aziende, seppure da sempre con bilanci sani, hanno già attuato pesanti interventi di ristrutturazione e rinnovamento ricorrendo anche all'attivazione di procedure di mobilità volontaria negli ultimi anni, altre hanno dovuto modificare la propria organizzazione per adeguarsi alle nuove moderne esigenze produttive e commerciali richieste da questo mercato ormai globalizzato.

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CISL

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