Così Riccardo Pratesi, esponente spezzino di Forza Italia. "L'unico modo, a nostro parere, è quello di rilanciare i consumi. - prosegue Pratesi - D'accordo, lo dicono tutti, ma nessuno dispone di una ricetta semplice e veloce. Allora, ci permettiamo di aggiungere il nostro umile punto di vista, suffragato da grandi esperti in materia. Per far partire il sistema occorre che la ricchezza prodotta venga investita negli acquisti di beni e servizi da parte di tutti. Ciò permetterebbe una maggiore produzione, quindi anche occupazione e nuova ricchezza. Il problema è come far partire questa macchina. Ebbene, un modo potrebbe essere questo: gli acquisti effettuati con scontrini e fatture vengono portati in detrazione rispetto al lordo della massa imponibile. Questo produrrebbe la fuoriuscita dal sommerso di una gran massa di operatori di tipo borderline e il riutilizzo di risorse altrimenti destinate a giacere nelle casseforti. In più, chi sceglie di accumulare invece che investire andrebbe penalizzato, magari con l'aumento di uno o due decimali di punto di prelievo fiscale a differenza di chi è disponibile a stornare verso gli investimenti il proprio capitale che potrebbe essere premiato da un corrispondente aumento dei tassi a favore. Siamo certi che, in uno Stato moderno, una soluzione simile potrebbe, già nel breve termine, portare risultati insospettabili. E non sarebbe neanche tanto difficile da realizzare se chi comanda sceglie di essere un po' più flessibile e ottimista, ma non a parole come fa il nostro Renzi: i suoi sono solo spot; chi comanda, lo si è visto, sono i tecnocrati!".