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CPS Follo: "Vogliamo un progetto organico di rilancio dell'agricoltura follese"

Prendiamo atto, con soddisfazione, che i temi che abbiamo sollevato in campagna elettorale oggi sono all'ordine del giorno.

Ci sono voluti 5 anni per prendere in carico un problema così annoso come il funzionamento dell'infrastruttura irrigua di Piana Battolla, strumento essenziale per il mantenimento dell'agricoltura. Nonostante questa presa di coscienza la giunta follese, non deve procedere a rilento, anche perché da ciò che è stato affermato nell'ultimo consiglio comunale dal consigliere Casati, la Regione ha affermato di poter finanziare l'intervento per far funzionare l'impianto, ma i tempi sono stretti. Per questo abbiamo inteso, come da impegni elettorali assunti, per atto di responsabilità nei confronti di quel 14% di cittadini che ci ha dato fiducia,  di fare delle proposte sulla questione al sindaco Cozzani e alla sua giunta. In tal senso la nostra capogruppo in consiglio comunale, Valeria Fregosi, ha presentato al protocollo del comune di Follo una mozione in cui si chiede l'impegno al Sindaco di predisporre un piano ambientale di manutenzione agricolo per gestire il rilancio del settore e facilitare l'uso delle terre incolte con l'istituto dell'uso civico, che preveda uno studio di fattibilità  ed un progetto per l'irrigazione della piana, strumento fondamentale per sapere quale sia il fabbisogno idrico delle attività agricole. Per quel che riguarda la situazione della briglia, devastata dall'alluvione del 2009, chiediamo l'impegno a deliberare uno studio di fattibilità per impianti di produzione idroelettrica, come nel caso della provincia di Firenze, che consenta di ricostituire le condizioni pre-alluvione della briglia, da sottoporre a Valutazione Ambientale Strategica, quindi con un processo partecipativo vero e fattivo. Siamo in altro modo basiti di come l'altro capogruppo Pomo abbia caldeggiato insistentemente l'adesione al Canale Lunense, un processo che rischia di far entrare il nostro comune in una realtà sovraordinata in cui le scelte non siano utili al nostro territorio, come già è accaduto con Acam, facendo pagare ai follesi tasse inutili e gravose . Per questo chiederemo alla giunta Cozzani un impegno a costituire un consorzio locale, partecipato dal Comune di Follo, dall'Associazione dei proprietari di terre coltivabili per la gestione dell'opera, finanziata da fondi  regionali per lo sviluppo agricolo ed eventualmente i privati coinvolti nel ripristino della briglia e nella produzione di energia elettrica. Follo ha un modello di gestione del bene comune, il Consorzio Acquedotto Carnea, da prendere ad esempio per l'interesse dei nostri cittadini.

 

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