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Liquidazione Spedia, Ponzanelli (Forza Italia): "Trasparenza pari a zero, la Ghirri informi i consigli comunali"

"La trasparenza amministrativa non è certo il punto di forza della vicenda Spedia: ciò è ampiamente dimostrato dalla totale mancanza di informazione, ai Consigli Comunali di Santo Stefano Magra (Maggior azionista con il 22,7%) e della Spezia (Con il 21,77 delle azioni), relativamente alla messa in liquidazione della stessa". A portare l'attacco è Francesco Ponzanelli, capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Santo Stefano Magra.

"Come tutti sanno - prosegue - il Consiglio Comunale in questo campo è certamente l'organo che ha maggiori competenze a livello di normativa degli enti locali, ed in questo caso specifico, questi due Comuni hanno una quota rilevante pari delle azioni, pari al 44% dell'intero pacchetto azionario. Mentre il Sindaco di La Spezia, Federici ,ha convocato il Consiglio Comunale della Spezia  a Santo Stefano Magra vige "la consegna del silenzio più assoluto", le motivazioni le possiamo ben comprendere ma non certo condividere: se Spedia deve alla Fondazione Carispezia, come denunciato dal Presidente Melley, ben 500.000 euro, ci potrebbero essere altre situazioni finanziarie a noi Consiglieri Comunali, sconosciute, che potrebbero portare seri problemi agli azionisti, tra cui quella del debito della società SVAR (Di cui il Comune di Santo Stefano detiene il 43 % delle azioni) verso Spedia che è pari a 1.409.000 e su cui SVAR paga interessi annui pari a ben 28.000 alla stessa Spedia. Tutto questo silenzio e totale mancanza di informazione e trasparenza fa completamente a pugni con la legazione vigente: quella di Spedia si interseca con la vicenda di SVAR, la società di cui Spedia detiene il 51% e che doveva creare occupazione sul territorio di Santo Stefano Magra e che ora invece si trova con capannoni vuoti ed ancora fidejussioni da escutere per circa 400.000 euro, con zero posti di lavoro creati negli ultimi 3 anni. Essendo il Comune di Santo Stefano Magra nella posizione di non aver mai ricevuto alcuna informazione sull'azione svolta dai nominati dal Sindaco nelle società partecipate(Delibera del Consiglio Comunale n°35 del 31.5.2011, afferma che, almeno una volta all'anno, i rappresentanti designati forniscano un rapporto sull'attività svolta e sulla situazione gestionale dell'ente amministrato)come Svar e Spedia, ad oggi, e solo ad oggi, dopo la mia richiesta di chiarimenti sulla messa in liquidazione di Spedia, escono documenti che fanno rabbrividire: le posizioni debitorie di queste società sono spaventose, le informazioni sulla loro funzionalità pressoché inesistenti e gli intrecci tra le stesse forieri di ben più puntuali approfondimenti. Queste cifre dovrebbero far tremare i polsi agli Amministratori di Spedia e metterli in una chiara condizione di fornire date certe, tempi puntuali ed iter che permettano, in maniera trasparente, considerata la natura pubblica della società, di ben comprendere come si pagheranno e soprattutto chi pagherà quella montagna di debiti, vista anche la chiara e ben scarsa patrimonialità della società. Insomma la vicenda delle società partecipate della nostra Provincia sta diventando un groviglio sempre più intricato che dimostra sempre di più come tutte queste "scatole cinesi" ed i loro bilanci assai poco trasparenti, rischino poi di divenire un ulteriore maggior costo per i bilanci dei Comuni azionisti. La richiesta di audizione della Presidente di Spedia, Rosanna Ghirri, è pronta per essere presentata insieme alla convocazione urgente del Consiglio Comunale, o arrivano le informazioni sull'iter della liquidazione di Spedia e sui veri conti della società oppure ci muoveremo anche con organi di controllo esterni".

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