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Regione, SEL contro i tagli della Gelmini

Il Gruppo Consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà ha presentato in Regione un'interrogazione urgente per chiedere alla Giunta regionale di costituirsi in giudizio davanti al TAR del Lazio, in occasione dell'udienza del 21 novembre riguardante l'annullamento dei tagli agli organici disposti per l'anno scolastico 2011-2012 dalla Riforma Gelmini.

Il ricorso è stato presentato da un gruppo di cittadini, genitori docenti e associazioni, con il patrocinio dell'Associazione "Per la scuola della Repubblica" al fine di interrompere i tagli organici previsti a cascata, a seguito della Legge 133 del 2008, senza alcuna regola predeterminata e senza alcun provvedimento formale, ma soprattutto senza aver coinvolto la Conferenza Unificata Stato – Regioni ed EE.LL, come stabilisce la normativa.

"E' inaccettabile che si continui a procedere con la politica dei tagli indiscriminati all'istruzione – dichiara Alessandro Benzi Consigliere regionale di SEL- anche dopo che il Tar del Lazio ha dichiarato illegittimi, a seguito di due ricorsi presentati dalle stesse associazioni/soggetti, quelli previsti per gli anni scolastici 2008 /2009 e 2010/2011 ma ugualmente attuati e che la stessa Avvocatura del Ministero ha affermato che il decreto non ha alcun valore giuridico".

Con l'interrogazione urgente presentata, che sarà discussa prossimamente in consiglio regionale, Sel chiede al Presidente Burlando, rappresentante legale dell'Ente, di intervenire nel giudizio ad adiuvandum davanti al TAR del Lazio in vista dell'udienza del 21 novembre, ritenendo che oggi spetti anzitutto alle istituzioni regionali e locali intervenire con fermezza per mettere in discussione i tagli operati dal Governo Berlusconi - Gelmini, al fine di poter avviare inoltre quel confronto sulla rideterminazione degli organici della scuola alle reali esigenze della cittadinanza e garantire così il fondamentale diritto allo studio ".

"Con questi provvedimenti" – continua il consigliere di Sel Benzi – "si avrà complessivamente il taglio di oltre 200.000 posti (150.000 sono stati già tagliati), con la definitiva espulsione di tutti i precari più giovani e appositamente formati, col "riciclaggio" e la flessibilità del personale stabile, nonché una totale e definitiva dequalificazione della scuola pubblica".

"Ci appelliamo infine all'attuale Ministra all'Istruzione Carrozza" – conclude Benzi - "affinchè prenda atto dell'illegittimità di tale riforma bloccando gli effetti devastanti dei tagli che continua a produrre in un'ottica miope di risparmio per lo Stato in un settore centrale e da troppo tempo maltratto in Italia come quello dell'Istruzione"

Gruppo Consiliare SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ

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