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Legge omofobia, Mov. Cristiano Lavoratori: "Emergenza democratica, carcere per chi sostiene famiglia uomo-donna"

Il Movimento Cristiano Lavoratori della Spezia sottolinea l'eccezionale gravità democratica – incredibilmente sottaciuta dai principali media - di quanto sta succedendo in Parlamento riguardo al disegno di legge sull'omofobia e la transfobia.

Il ddl prevede il reato di opinione, che potrebbe colpire anche chi argomentasse contro provvedimenti riguardanti matrimonio omosessuale e adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso. Chi sostenesse l'unicità della famiglia quale unione naturale tra un uomo e una donna, potrebbe essere accusato di omofobia, finire in carcere ed essere costretto alla "rieducazione" di Stato.
A fronte di tale gravità, l'iter parlamentare è stato incredibile. La legge anti-omofobia è stata approvata in Commissione Giustizia nella seconda metà di luglio e a tappe forzate, con tempi contingentati ed emendamenti falcidiati. La discussione alla Camera è avvenuta lunedì 5 agosto, in una seduta convocata per le 20 e terminata verso mezzanotte, con limitazioni di tempo per gli interventi e con contemporaneità di lavori per le Commissioni, cosa rarissima.
Stupisce che forze politiche abitualmente attente al rispetto delle forme democratiche abbiano accettato un iter così scandaloso. Quali le ragioni di tanta urgenza? Perché sottrarre all'opinione pubblica il confronto su una legge con ripercussioni gravissime sulla libertà di opinione e di scienza, mentre episodi legati a discriminazioni e violenze su persone con inclinazioni omosessuali sono già pienamente perseguibili con le norme vigenti?
Nonostante tutto questo, tuttavia, si è aggregato un movimento popolare, soprattutto via Internet, anche grazie alla consapevolezza di quanto sta avvenendo in Francia, dove gli arresti e le denunce subiti da numerosi oppositori della recente legge Taubira, che ha introdotto matrimoni e adozioni gay, sono dovuti alle disposizioni della legge francese "anti-omofobia". Tale movimento è riuscito ad ottenere che il voto sia rinviato a Settembre. E la partita non è chiusa.
La Prima Commissione-affari costituzionali, che valuta la conformità alla Costituzione di ogni proposta di legge prossima all'esame dell'Aula, ha elencato una serie di punti di conflitto tra il ddl e libertà e diritti previsti dalla nostra Carta fondamentale. Ad esempio, "gli elementi previsti dal testo sono suscettibili di ricomprendere situazioni ampie e indeterminate e si fondano su situazioni e scelte soggettive – anziché su posizioni oggettive – attenendo alla sfera individuale della persona e con carattere potenzialmente mutevole nel tempo e quindi di difficile verifica".
MCL La Spezia dice no ad ogni forma di violenza, bullismo e prevaricazione. Dice sì al rispetto e all'accoglienza di ogni persona, alla libertà e alla democrazia sempre, al rispetto di ogni differenza, in particolare quella sessuale, aperta alla vita.
MCL La Spezia sostiene il movimento popolare in favore della famiglia, sorto soprattutto attorno alla "Manif Pour Tous", e chiede a tutte le forze politiche il ritiro del ddl sull'omofobia, che non protegge alcuno e permetterà solo di intimidire chi non è allineato al politicamente corretto, che è molto soggetto alle mode. Viceversa, specie nella crisi, è urgente sostenere la famiglia, anche a livello legislativo, come previsto dalla Costituzione, in quanto pilastro fondamentale della società e quindi anche dell'economia e di tutto il resto.

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