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S. Stefano, critiche del PDL su intervento alla Vaccari

Sono sempre di più i dubbi che l'intervento, da un milione di euro che sembra stia iniziando sulle aree della ex-ceramica Vaccari, sia foriero per il futuro di seri problemi finanziari per il Comune di Santo Stefano Magra .

Sarebbe stato, non dico opportuno, ma fondamentale conoscere,a tempo debito, attraverso un piano finanziario dettagliato, a quali maggiori costi, saremmo andati incontro, come questi dovevano essere valutati e che impatto avrebbero sulle finanze del nostro Comune. Solo da pochissimo tempo sono venuto a conoscenza che l'importo complessivo dell'investimento, iscritto a bilancio sarà di 930 mila euro.
Il Sindaco, cosa assai grave ha chiesto nel passato Consiglio Comunale di approvare una pratica così importante senza alcun riferimento finanziario concreto per quanto riguarda i costi ulteriori sia sui lavori che sulla gestione, che certo non saranno ne pochi e forse non tanto semplici da quantificare.
Dopo numerose insistenze, ho avuto copia di un documento stilato dai 3 responsabili dell'Ente: Boccardi(Affari Generali), Bruschi(Area finanziaria) e Ricco(Area Tecnica) si viene a conoscenza del fatto che l'Amministrazione Comunale si farà carico di lavori immediati per 120.000 euro più un affitto annuale, per il comodato d'uso di 39.000 euro/anno, per 8 anni (Stima Agenzia Entrate), pari ad altri 312.000 euro
Facendo due conti semplici: abbiamo a disposizione un finanziamento, ad oggi non erogato, di 500.000 euro ed un costo complessivo di 930.000, di cui , se la matematica non è un opinione, ben 430.000 a carico del Comune.
Quindi dove si reperiranno tali risorse per terminare l'opera ed a quanto ammonteranno i costi di gestione? Tutto ciò risulta ben chiaro nella lettera sopracitata: ricadranno sul bilancio comunale!!!
Certo in un momento di crisi, con tagli finanziari ai Comuni assai pesanti, mettersi a pensare a "cittadelle degli artisti", "poli di economia culturale" e quant'altro, fa riflettere, ma potrebbe far altrettanto piangere il sapere poi che molti di quei costi aggiuntivi ricadranno sulla nostra comunità senza però alcuna ricaduta occupazionale pratica.
Sarebbe stato più opportuno, dal mio punto di vista, invece rilanciare l'area con l'intervento di imprese ed aziende che potessero attivare nuovi posti di lavoro: una buona azione di marketing territoriale legato ad agevolazioni e vantaggi fiscali(Modello contratto d'area) per chi investiva su quell'area dismessa. Area su cui sappiamo sono finiti gli occhi e gli interessi di diversi privati.
Nell'atto infatti non si sfiora nemmeno per un istante se questa operazione potrà portare posti di lavoro e quali saranno i benefici concreti per la comunità di Santo Stefano Magra. Tanto fumo e ben poca concretezza se non quella di veder ulteriormente dissipati numerosi denari pubblici senza alcun risultato concreto per la nostra comunità.
Santo Stefano Magra, 24 luglio 2013

IL CAPOGRUPPO CONSILIARE
Geom. Francesco PONZANELLI

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