Inoltre la ricollocazione dell'IIM in una sede più idonea aprirebbe nuovi scenari per il futuro di diverse aree preziose per il futuro di Genova: Istituto Idrografico, Caserma Gavoglio, Punta Vagno e nuovo water front, pur avendo peculiarità proprie e diverse, rappresentano grandi opportunità per la città se si sarà capaci di intervenire con una visione più ampia. Per una città come la nostra, avara di spazi, muovere una pedina significa consentire lo spostamento di altre. Ci auguriamo che - una volta affrontato il tema della nuova sede dell'IMM – il tavolo di lavoro fra istituzioni locali, Autorità Portuale e Ministero della Difesa sappia trovare soluzioni innovative anche per altre decisioni strategiche bloccate da tanti anni.
Anche grazie al lavoro di queste due legislature dell'onorevole Biasotti e al nostro impegno costante su questi temi in Regione, sembra che questa partita, in gran parte ancora da giocare, si sia finalmente riaperta e – come primo risultato - sia stato impedito lo scellerato tentativo di privare Genova, primo porto del Mediterraneo, di un'eccellenza della Marina Militare come l'IIM.
Ci rassicura, infine, l'ottimismo espresso dal Ministro in merito all'iter di individuazione, condivisa tra tutti i livelli istituzionali territoriali competenti, di un sito adeguato alle esigenze dell'Istituto; auspichiamo che – una volta affrontati tutti gli aspetti tecnici - entro l'anno venga comunicata ufficialmente la nuova sede».