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Articolo Uno: "Continuiamo a chiedere un ospedale e servizi pubblici efficienti"

Il coordinamento provinciale di Articolo Uno interviene nuovamente sul tema dell'ospedale e della sanità

Quando si dice.... "arrampicarsi sugli specchi" le giustificazioni di Toti come al solito non si reggono. Sui dati reali e non rispondono sul problema politico di una scelta sbagliata e costosa che fa spendere male risorse pubbliche facendo guadagnare il privato.

Anche ammessa la liceità della procedura il dato politico resta aperto. Il costo del progetto è passato da 175 milioni del vecchio appalto - con circa 20 già spesi - a 264, con 30 posti letto in più. Include 25 anni e mezzo di appalto di servizi al privato che, anche se non funzionasse, sarebbe intoccabile essendo Partner. Un socio ingombrante per giunta con soldi non suoi ma della cassa depositi e prestiti. Il mutuo, con meno oneri, poteva farlo la regione, così invece di sborsare circa 10 milioni annui al privato - circa l'8% più 4,6 milioni per l'appalto- poteva costare meno dell 1%. Ma secondo Toti tutto va bene? Il privato prende soldi pubblici, il debito lo paga ricevendo ogni anno soldi pubblici, sarà anche tutto "legale" ma dove sta il rischio d'impresa? Dove sta l'interesse pubblico?

Come si può accettare sul piano politico un tale sistema che ha fatto solo allungare i tempi per avere l'ospedale nuovo forse nel 2026/7? Tutto ciò senza dire come si integra con quello di Sarzana, con i servizi territoriali, con quali reparti essenziali e con quali servizi che vanno garantiti nel nostro territorio e che evitino la migrazione sanitaria che oggi è molto elevata? A tutto questo Toti non risponde. Gli chiedi "dove vai - con i soldi nostri? - "E lui risponde "porto pesci"! Intanto il S.Andrea invecchia, i servizi territoriali sono sempre più deboli e impoveriti, e per avere molti servizi, chi può pagare, ricorre al privato, chi non può aspetta e spera di non avere problemi seri o urgenti.

Come Articolo Uno ribadiamo il nostro impegno, confermiamo la volontà di richiedere come abbiamo già unitariamente fatto, un ospedale e servizi pubblici efficienti. Riteniamo utile un pronunciamento della conferenza dei sindaci anche per rafforzare la richiesta unitaria di un riesame del progetto anche da parte del governo. Crediamo che la città tutta, la provincia tutta debbano ribellarsi, protestare in tutte le sedi istituzionali e non. Come cittadini non possiamo stare in silenzio come i silenti sindaci di Spezia e di Sarzana, mentre Spezia viene, ancora una volta, trattata come la Cenerentola della Liguria.

Il coordinamento provinciale di ArticoloUno

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