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Gestione servizi cimiteriali, Ma.Cro Service interviene in Commissione In evidenza

Dopo aver ascoltato i sindacati, oggi la Commissione Consigliare si riunisce per ascoltare i rappresentanti di Ma.Cro Service, ma la questione è ancora tutta da chiarire.  

Prosegue il percorso di approfondimento sulla gestione dei servizi cimiteriali alla Spezia: dopo aver ascoltato i sindacati oggi ad intervenire è Ma.Cro Service, azienda titolare dell'appalto.

Come spiegato dal presidente della III Commissione Fabio Cenerini: "L'azienda ha lamentato il fatto di non essere stata invitata la scorsa volta. La commissione non è un tribunale, quindi non è nostra intenzione mettere le parti a confronto, ma ascoltiamo chi ne fa richiesta, così abbiamo accolto la loro richiesta di convocare questa commissione allo scopo di chiarire questa situazione complicata". L'anomalia che rende questa faccenda difficile da chiarire, sta nel fatto che i sindacati stessi forniscono versioni diverse: "Da un lato abbiamo Cgil e Cisl che lamentano grandi disagi- riassume Cenerini- mentre Uil descrive tutt'alta realtà". 

Luigi De Troia (Ma.Cro Service) ha iniziato il suo intervento spiegando: "Abbiamo sempre rispettato gli accordi, ma se qualcosa dovesse risultare problematico chiediamo ai sindacati di rivolgersi direttamente a noi, senza intervenire mezzo stampa. L'appalto ha lo scopo di fornire un servizio ad un costo giusto e l'offerta da noi fatta ha tenuto conto del costo dei dipendenti, offerta ritenuta congrua sia dall'Amministrazione Comunale sia dall'organo giudiziario. Noi applichiamo il contratto e se il servizio è ritenuto soddisfacente lo può dire la stessa Amministrazione Comunale. Le accuse di discriminazione di lavorati iscritti ad un sindacato piuttosto che ad un altro e la demonizzazione della Banca Ore sono questioni arrivate dopo, ma la Banca Ore permette ai lavoratori una retribuzione di 31 o 33 ore pur avendo turni di lavoro inferiori, di circa 25 ore, ridistribuendo e le ore in avanzo, permettendoci di garantire interventi straordinari e di emergenza, riuscendo a far stare a casa i dipendenti le domeniche".

Quindi, secondo quanto riferito oggi in Commissione, lo strumento della Banca Ore sarebbe vantaggioso sia per i lavoratori che per l'azienda: "Questo strumento non è negativo e non è nemmeno vero che porta vantaggio solo ai lavoratori iscritti ad uno specifico sindacato, dalle tabelle emerge infatti il contrario; non abbiamo mai voluto discriminare nessuno, nemmeno per quel che riguarda le contestazioni, fatte sempre per validi motivi, come discusso anche con il rappresentante sindacale". 

Sulla validità del servizio interviene l'assessore Ivani, che conferma: "Il servizio è molto efficiente e non possiamo lamentarci". Quello che però lascia perplessi è il costo dei dipendenti: "Come emerso dai CUD che ho avuto modo di visionare, ovviamente nel rispetto della privacy dei dipendenti: quello che ho visto è che nel 2020 ci sia un totale di 450mila euro di costo di personale, ma nell'appalto si parla di oltre 1milione per il costo del personale. Io ho solo l'interesse di verificare la soddisfazione dei dipendenti e che non ci sia uno spreco di denaro pubblico, per questo voglio capire meglio questi dati". 

Nella sua risposta De Troia parla di "Costi che non riguardano solo la cifra riportata nel CUD, ma riguarda molti altri fattori: ad esempio, se noi dobbiamo dare 32 ore di servizio le ore da retribuire sono circa 38 mila con permessi, assenze retribuite etc. C'è quindi una differenza tra ore lavorate e ore retribuite perchè se un dipendente va in ferie o in permesso noi dobbiamo pagare quel lavoratore e un altro per garantire lo svolgimento del servizio. Poi ci sono tutti i costi legati alla pandemia e ai protocolli che abbiamo attuato e che hanno fatto in modo che nessuno dei nostri dipendenti si ammalasse di Covid-19" e sulla domanda di Melley che chiede come mai ad oggi i dipendenti siano 20 mentre in origine erano 22 chiarisce: "Non c'è un obbligo di riassume altri dipendenti, vedremo se ci sarà l'esigenza".

Ma la questione di fondo resta il confronto con i sindacati: "Se ci sono dei problemi dobbiamo affrontare la questione senza un intervento politico e trovare una soluzione insieme", commenta De Troia, che, all'affermazione dell'assessore Ivani che parla di "Incontri chiesti dalle sigle sindacali e mai accettati dall'azienda", risponde: "Evidentemente se hanno richiesto degli incontri potranno fornire le eventuali e-mail o richieste ufficiali, ma io inisto nel dire che queste richieste non ci sono state". 

La commissione di oggi termina con la richiesta, da parte dei consiglieri, di approfondire ulteriormente, soprattutto sotto il profilo economico, visionando i CUD dei lavoratori e il bilancio dell'azienda, come detto da Melley: "Sarebbe il caso di affrontare la questione in un incontro tra l'assessore e Ma.Cro Service, sperando di avere chiarezza sugli aspetti emersi oggi".  

 

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