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Detriti alla foce del Magra, Gagliardi (Cambiamo!): "Un disastro annunciato, governo assente"

"Avevamo chiesto al governo di sostenere gli enti locali nelle operazioni di raccolta e smaltimento"

"Sulle piene del Magra e le sue conseguenze niente di nuovo sotto il sole: un'altra allerta meteo ed ecco che ci si risveglia con l'ennesimo cumulo di detriti di ogni tipo che si deposita sulle spiagge di Marinella, Fiumaretta e Bocca di Magra". Così la deputata di Cambiamo! Manuela Gagliardi interviene sull'annoso problema dei rifiuti riversati sui litorali dei comuni di Sarzana ed Ameglia, in seguito alla piena del fiume Magra, più volte segnalato.


"Non era difficile prevedere tutto ciò, come avevamo detto più volte in passato - prosegue Gagliardi - Avevamo chiesto al governo di sostenere gli enti locali nelle operazioni di raccolta e smaltimento, ponendo così fine ai suoi ritardi e inadempienze su questo tema, visto che il Magra è un corso d'acqua che attraversa più regioni. Personalmente ho presentato un emendamento alla legge di bilancio, che andava proprio in questo senso. Invece, ancora una volta, saranno i sarzanesi e gli amegliesi a dover pagare questi disastri ambientali. Spero che spieghino perché non hanno sostenuto questa proposta di solo buonsenso".


"Abbiamo rischiato di vedere spiaggiato persino il furgoncino di Bartolini (trascinato dalla corrente e ritrovato all'incrocio tra i due fiumi, ndr) rimasto incastrato tra i resti del ponte di Albiano Magra, perché nessuno si è ancora occupato seriamente della questione, a quasi un anno dal crollo. Quali saranno i prossimi detriti che i sindaci di Sarzana ed Ameglia dovranno rimuovere? Perché buona parte del ponte è ancora lì - aggiunge la parlamentare - Tutto questo è inaccettabile, non ci si può voltare dall'altra parte e lasciare gli amministratori locali, spesso di piccoli comuni, in balia del loro destino. Non possono più far fronte a spese enormi per pulire le loro spiagge, senza essere in alcun modo responsabili. Sinora solo Regione Liguria è intervenuta per aiutare i sindaci del territorio, per quanto di sua competenza, ovvero nelle operazioni di raccolta, mentre lo smaltimento resta a carico dei comuni e, alla fine, grava sulle spalle dei cittadini, perché si traduce in un aumento della Tari".


"Ricordo che in dieci anni, insieme alla vicina Marina di Carrara con cui condividiamo il problema, sono stati spesi più di 10 milioni di euro, soldi preziosissimi per i comuni, che i sindaci avrebbero potuto impiegare diversamente e meglio a vantaggio dei loro territori. È ora di porre fine a questa situazione, i cittadini che vivono alla foce del Magra sono stanchi di pagare e pulire per i rifiuti di altri", conclude.

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