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"Cari Natale e Orlando, Patuanelli non è mica Babbo Natale"

Il consigliere del Gruppo Misto Massimo Caratozzolo si rivolge direttamente al consigliere regionale Davide Natale e al vice segretario del PD Andrea Orlando.

"Enel: si sta concretizzando ciò che io temevo e che insieme ai consiglieri Nobili e Liguori avevamo cercato in ogni modo di scongiurare", così il consigliere spezzino del Gruppo Misto Massimo Caratozzolo.

"Ci teniamo Enel come era inevitabile, visto gli accordi europei da rispettare in tema di fabbisogno energetico e visto i percorsi sbagliati intrapresi sia dalla amministrazione che da gran parte delle opposizioni. E ce la teniamo a carbone, visti gli incomprensibili ritardi da parte del ministero a dare l’avvio alla transizione. Per di più l’area, che è di ENEL, in mancanza di una seria concertazione che si sarebbe dovuta portare avanti attraverso il futur-e oltre che attraverso il tavolo voluto dall’ex sindaco Federici, subito dismesso dal suo successore, finirà per divenire un parcheggio di Containers. Ovvero ricaduta economica e occupazionale praticamente nulla. Insomma lo scenario peggiore".

"Unica magra consolazione per gli spezzini il fatto che la centrale sia ormai una vecchia caffettiera, che pur rimanendo per un po’ ancora alimentata a carbone verrà probabilmente utilizzata poche volte. Giusto in caso di emergenze energetiche assolute. Almeno speriamo".

"Ciò che però tra tutti i commenti e comunicati di questi giorni proprio non capisco sono le posizioni del nostro consigliere regionale Davide Natale e del suo compagno di partito On.Andrea Orlando. Da Natale mi piacerebbe una volta per tutte capire infatti la sua opinione riguardo al turbogas e al futuro di quell'area . E mi piacerebbe capirlo attraverso le sue parole, senza dover ricorrere ai maghi, cartomanti o improbabili sfere di cristallo".

"La mia è chiara e l'ho espressa più volte, per esempio sottraendomi a quel consiglio comunale “baggianata” dove appunto si prendeva in giro gli spezzini attraverso una variante al puc che a quel punto del percorso contava meno di niente".

"Cosa pensava allora il non ancora Consigliere regionale Natale? Perché ci sono molti modi di prendere in giro la gente. Caro Davide, figurati se non sono d'accordo su quanto scrivi. Mi piacerebbe però capire perché quanto scrivi oggi non lo hai espresso allora, quando appunto solo io, la Nobili e Liguori definemmo vergognosi tutti i comunicati esultanti usciti dopo quel Consiglio comunale. Come se avessimo battuto Enel 4-0 in trasferta. Noi soli si disse che con quel consiglio e quella variante non solo non si evitava minimamente il turbogas, ma anzi si rischiava di tenerci il carbone ancora per più tempo. Anche in virtù, purtoppo, della convenzione di rinnovo a Enel del 2014 sottoscritta proprio da te che ricoprivi all’epoca il ruolo di assessore all’ambiente".

"Anche circa la destinazione dell'area la tua posizione è poco chiara. Pensi che la migliore ricaduta economica e occupazionale per una zona di pregio quale quella sia parcheggiarvi dei containers? Spiegaci per cortesia.
Circa l'iniziativa invece dell'onorevole Orlando che tu dici di appoggiare, capisco bene. Peccato che non capisco quale sia l'iniziativa dell'onorevole. Quella di scrivere a Patuanelli? Per chiedergli una cosa che non è nelle sue prerogative?
Guardatevi per cortesia, sia tu che l’onorevole, cosa era previsto già da tempo per la decarbonizzazione della centrale. Si diceva che sarebbe avvenuta entro il 2021 se (parolina italiana breve quanto esplicativa) entro tale termine fossero già state avviate e approvate da parte del ministero le procedure per la conversione a gas".

"E questo lo sapeva bene anche Peracchini (che oggi fa lo scaricabarile e nel 2019 esultava, sapendo bene che uscire dal carbone significava andare verso il gas). Il Piano Nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC) prevede la necessità di circa 3000 MW per la transizione".

"E vanno garantiti. Ve la siete menata per oltre due anni e dunque ora “Terna” decide come garantire quel fabbisogno. Come si temeva e avevamo paventato, continuando con il carbone. Qualcosa di tangibile per la qualità dell'aria dei suoi concittadini Orlando avrebbe potuto e dovuto farlo quando era ministro dell'ambiente".

"E avrebbe potuto farlo anche dopo, evitando che il governo nazionale facesse scelte scellerate come quella di vedere solo il gas quale combustibile fossile per gestire questa transizione assegnando tramite il meccanismo del “Capacity market” migliaia di MW ai produttori operanti sul territorio nazionale".

"Mentre in questi ultimi due anni di passione l’ex ministro spezzino avrebbe almeno potuto esercitare le dovute pressioni sul ministero affinché si aprisse un percorso con tutti gli attori in causa, volto a effettuare un studio serio sulle potenze necessarie e le localizzazioni più idonee per produrle, dimostrando coi fatti e non solo a parole che Spezia non rientrava tra queste e che in questo senso la nostra città aveva già dato".

"Patuanelli, caro Orlando, non è babbo Natale. Terna deve mantenere gli impegni sanciti da accordi europei garantendo la disponibilità in rete di un certo numero di megawatt. Prodotti a carbone o a gas poco importa. E termino per tutti coloro che in buona o cattiva fede ora diranno che Baldino l’ambientalista, ha cambiato bandiera...”che Io trovo gravissimo che per la transizione del dopo carbone il governo abbia scelto ancora una volta di investire sul fossile invece che direttamente sulle rinnovabili. Ma così anni fa è stato deciso e quindi il turbogas è inevitabile”. Far credere alla gente diversamente significa prenderla in giro".

"E poco importa che lo si faccia con le varianti al Puc “farlocche” o scivendo lettere a Babbo Natale travestito da Patuanelli".

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