La manifestazione era, gli
occhi degli intervenuti,una prova muscolare del partito di maggioranza della città, infatti dopo aver fatto orecchie da mercante per mesi alla protesta di una buona fetta della città, alla vigilia del lavori viene convocata quest'assemblea pubblica che sa quasi di presa in giro. Già dal titolo "La nostra piazza" incastonato nel logo del pd; forse quel progetto sarà del gruppo dirigente ma vi posso assicurare che buona parte degli iscritti presenti non era per niente d'accordo nel metodo e nel merito. Piazza Verdi è una balla grossolana quando viene definita un non luogo, la piazza è un luogo che appartiene alla città intera, nessuno o quasi si è opposto al restyling della piazza, ma quel progetto sa di offesa alla storia di una città che vive ancora del proprio presente e poco nella memoria. Se io fossi stato il sindaco, avrei preso i migliori tre o quattro progetti e li avrei posti a referendum alla città, perché, lo ribadisco, la piazza è della città. Questa è l'ennesima dimostrazione di un gruppo dirigente che aldilà dell'età è avvitato su sé stesso e autoreferenziale, sarò monotono ma da iscritto lo dico con il cuore: o al prossimo congresso si vira con coraggio oppure l'estinzione è l'alternativa.
ROBERTO FIORE
ISCRITTO PARTITO DEMOCRATICO
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