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Pastorino (LC): "Le persone non si recano al Pronto Soccorso per paura, ma perché vengono lasciate sole"

Un duro attacco del Capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino.

«Caro Toti, le persone non si recano al Pronto Soccorso per paura. Si recano al Pronto Soccorso perché vengono lasciate sole. E l'ospedale sembra l'unica opzione per poter essere visitate e curate».

Questo il duro attacco del Capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino.

«Per tutta l'estate il centrodestra ha minimizzato o addirittura negato la possibilità di avere una seconda ondata di covid-19, il tutto per potersi presentare alle elezioni con un candidato Presidente che aveva sconfitto la pandemia e gestito l'emergenza sanitaria.


Ma la seconda ondata è arrivata, come era prevedibile, e nulla è stato fatto per farsi trovare preparati. Non sono state fatte per tempo le necessarie assunzioni, lasciando abbandonato un personale sanitario particolarmente provato; non sono state riorganizzate  le strutture e i servizi sul territorio; non sono state potenziate le squadre GSAT, attualmente in numero insufficiente nel genovesato, per far fronte all'emergenza. Questa colpevole mancanza di programmazione ha di fatto causato l'abbandono delle persone a casa».

«Immaginate di essere una persona con possibili sintomi covid che per giorni aspetta a casa un tampone e che per altri giorni attende l'esito. Il tutto senza migliorare, continuando ad avere sintomi. Quello che spinge queste persone a recarsi al Pronto Soccorso non è la paura, è l'abbandono. I primi responsabili delle code di ambulanze, dei tendoni improvvisati, delle barelle per terra e della pressione senza precedenti che stanno subendo i nostri operatori sanitari sono l'Assessora della precedente legislatura, il Presidente Toti che attualmente tiene la delega dell'Assessora alla Sanità e l'inutile Azienda Sanitaria della Regione creata nel 2016 dalla prima Giunta Toti, A.Li.Sa».

«La situazione è talmente fuori controllo che, per fare un esempio pratico, questa notte al Policlinico San Martino 3 pazienti covid sono stati messi nella cosiddetta "rianimazione pulita". Per cui, nell'ospedale più grande della Liguria, rimangono soltanto 8 posti in rianimazione per tutti coloro che hanno bisogno di essere curati per patologie diverse dal covid. Questo vuol dire mettere a rischio la salute dei cittadini liguri a prescindere dall'emergenza sanitaria».

«Non c'è stata programmazione. Non è stato dato supporto agli operatori sanitari. Non è stata potenziata la sanità territoriale. Al 12 di Novembre non sono stati distribuiti adeguatamente a medici di famiglia e pediatri i vaccini antinfluenzali. Questi sono fatti, non è propaganda né sterile polemica. In Liguria abbiamo problemi serissimi, ma chi ci governa preferisce scaricare la responsabilità delle proprie scelte scellerate sulle persone, invece di rimboccarsi le maniche e impegnarsi insieme all'opposizione (che martedì ha presentato delle proposte concrete) per migliorare la situazione in cui ci troviamo. Per una volta a beneficio di tutti, e non per il vantaggio di pochi».

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