"Solo ieri lamentavo il timore di ritardi, che si sommano alle lungaggini già viste, per l'intervento di realizzazione delle rampe autostradali per bypassare il ponte crollato ad Albiano, oggi invece devo tristemente commentare la scelta di rimandare la conferenza dei servizi, prevista proprio per ieri, all'undici agosto.

Le istituzioni toscane, la Regione toscana in primis, non sentono il problema vissuto sul confine con la Liguria e non si rendono neppure conto che il disagio può diventare un'emergenza.

Questo nuovo slittamento, alla vigilia di ferragosto, è figlio di un disinteressamento vergognoso verso le comunità che oggi pagano il prezzo del crollo di quel ponte, sia in Liguria che in Toscana. Lo dico da ligure, da spezzina e da santostefanese, ma lo dico anche conoscendo un territorio che lavora, che produce, senza vivere quel confine come un vincolo.

Oggi quel confine, con i suoi ritardi, con la sua scarsa attenzione, la Regione Toscana lo sta trasformando in un muro che provoca problemi e danni economici.

Dovevano agire subito, ma il Governo e la Giunta toscana sembra vogliano stabilire un nuovo record di ritardi. I prossimi saranno i 150 giorni dal crollo, ma temo che non finirà qui.

I resti del ponte sono ancora nel fiume, una pericolosa diga che nessuno sembra sia interessato a levare. Serve un intervento urgente che non può essere ulteriormente rinviato, da fare in parallelo alla costruzione delle rampe. L'esempio di come fare lo possono vedere a Genova per il ponte San Giorgio o alla Spezia per il bypass della Ripa e per il ponte di Montalbano".

Giulia Giorgi, assessore del Comune della Spezia