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La nuova legge elettorale ligure mette d'accordo tutti

Voto unanime in Regione. Le reazioni dei partiti.

Mentre continua il confronto sui candidati e in attesa che si accenda quello dei comizi elettorali, una cosa che mette d'accordo tutti c'è: è la nuova legge elettorale ligure che, tra l'altro, introduce la doppia preferenza di genere e abolisce il listino.

Queste le reazioni dei diversi partiti politici:

Piana e Senarega (Lega): "Un passo in avanti per una politica più trasparente e vicina ai cittadini". Rixi (Lega): "Vittoria storica"

“Come Lega - affermano  il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria e consigliere Alessandro Piana e il capogruppo Franco Senarega - già prima che venisse imposto dalla legge, abbiamo sempre dato spazio alle nostre candidate che hanno dimostrato sul campo di essere adeguate al proprio ruolo. L’anno scorso ci eravamo già mossi anche per l’abolizione del listino e in tal senso avevamo presentato la proposta di legge per dare più voce ai cittadini e non avere più ‘nominati’. Ricordiamo che il segretario nazionale della Lega Liguria, onorevole Edoardo Rixi, è sempre stato molto chiaro esprimendosi per l’eliminazione di questo premio di maggioranza bloccato perché in alcuni casi non rispecchia la volontà degli elettori. Ci fa piacere constatare che tutti i colleghi consiglieri abbiano colto l’occasione per questo cambiamento, che è una dimostrazione palese di maturità, coerenza e responsabilità nei confronti di tutti i liguri”.

“L’abolizione del listino bloccato in Regione Liguria è un risultato storico per cui la Lega, anche nella precedente legislatura, ha combattuto trovando il muro di gomma del Pd allora al governo. La Lega ha presentato anche una proposta di legge lo scorso anno che andava proprio nella direzione dell’abolizione: siamo soddisfatti che oggi tutte le forze politiche, anche quelle che fino a 5 anni fa erano contrarie, concordino finalmente sull’inutilità del listino. Nelle prossime elezioni regionali tutti i consiglieri saranno eletti dai cittadini e non da accordi di partito”. Lo dichiara il segretario della Lega Liguria Edoardo Rixi.

 

Il Gruppo PD in Regione: "Abbiamo mantenuto l'impegno con gli elettori"

"Oggi in Consiglio regionale è stata scritta una bella pagina, che ricorderemo per molto tempo. Con il voto unanime di tutta l'aula abbiamo mantenuto l'impegno che avevamo preso con i cittadini di modificare la legge elettorale ligure introducendo la doppia preferenza di genere ed eliminando il listino dei nominati, al posto del quale è stato inserito un premio di maggioranza che garantisce la stabilità per chi vince e la rappresentanza per chi perde. Un buon compromesso per portare a casa una legge elettorale al passo con i tempi, senza stravolgere, a due mesi dalle elezioni, il testo vigente. Doppia preferenza di genere e abolizione del listino sono due norme di civiltà, che consentono di valorizzare al meglio le scelte degli elettori. Finalmente anche in Liguria i cittadini potranno esprimere due preferenze di genere diverso e con il loro voto eleggere tutti e 30 i consiglieri regionali, senza più nominati".

 

Movimento Cinque Stelle: "Una giornata storica per la Liguria"

“Oggi è davvero una giornata storica, sotto molti punti di vista: dobbiamo essere orgogliosi dei risultati raggiunti tanto in Europa da Giuseppe Conte, che è riuscito a portare in Italia addirittura 36 miliardi in più rispetto alle previsioni e peraltro senza attivare il Mes, quanto in Liguria, dove finalmente deliberiamo il testo per la riforma della legge elettorale. Una riforma attesa da anni e finalmente messa nero su bianco perché proprio da Conte è arrivato l’ammonimento a Regione, essendo la Liguria fra le poche regioni in ritardo sulla riforma della legge”, dichiara il capogruppo regionale Fabio Tosi.

Che poi continua: “Oggi, anche grazie alla sospensione dei lavori nella penultima seduta di Commissione chiesta per permettere agli uffici di affrontare una considerevole mole di lavoro con poco tempo per espletarlo, ringrazio i colleghi che hanno votato favorevolmente il testo che presentiamo oggi in Consiglio. Come MoVimento 5 Stelle Liguria avevamo fin da inizio legislatura messo l’accento sull’importanza di inserire la doppia preferenza di genere e le quote di genere, così come di abolire il listino dei nominati (e con esso anche la raccolta delle firme per il listino), da noi sempre inviso perché è evidente che non rappresenta la volontà degli elettori. Oggi, dimostriamo che passiamo finalmente dalle parole ai fatti: è veramente una giornata storica per tutti i cittadini della Liguria”.

“Siamo arrivati a concretizzare un provvedimento giusto, con regole più corrette in grado di esprimere pienamente la volontà degli elettori. Certamente è stata utile anche la richiesta del Governo di accelerare e di dotare la Liguria di una legge elettorale in grado di correggere alcuni vulnus sgradevoli. La differenza tra ciò che è accaduto mesi fa quando non si era trovata l’intesa, è che oggi si è finalmente riusciti a chiudere il cerchio usando un approccio diverso, cui senza dubbio ha giovato anche un ampliamento del dibattito. Ringraziamo tutti per il risultato ottenuto: gli uffici, i consiglieri e il presidente della I Commissione”, dichiara a sua volta il vicecapogruppo regionale Andrea Melis.


Raffaella Paita (Italia Viva): "Per le donne liguri nuovi spazi di partecipazione"

“Con il voto di oggi sulla legge elettorale la Liguria colma finalmente il grave ritardo sulla rappresentanza femminile: per le donne liguri è un giorno importante. Estendendo alla nostra regione la legge del 2016, la riforma della legge elettorale introduce la doppia parità di genere e al contempo abolisce il ‘listino’. In questo modo si aprono nuovi spazi di partecipazione politica alle donne liguri perché da un lato si assicura loro una presenza istituzionale. E’ un risultato per noi fondamentale, motivo di particolare soddisfazione per l’impegno che da sempre ho profuso sulle questioni di genere.
Un ringraziamento particolare va rivolto alle ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti, che hanno dato un impulso decisivo per arrivare al traguardo di oggi. Perché tutte le donne italiane possano concorrere ad armi pari nelle competizioni regionali manca solo la legge elettorale pugliese. Continueremo per questo la nostra battaglia”.


Gianni Pastorino (Linea Condivisa): “Passi avanti per una rappresentanza più equa”

"Negli ultimi giorni ci siamo impegnati molto nella battaglia per l’introduzione della doppia preferenza di genere. Volevamo fosse inserita nell’ordinamento giuridico regionale, per costruire un sistema elettorale più giusto. Ma al tempo stesso siamo consci che, per aumentare la rappresentanza femminile all’interno delle istituzioni, il percorso è ancora lungo. E prevede comportamenti adeguati, all’interno dei partiti e delle associazioni che si presenteranno alle elezioni. Comunque un risultato positivo e necessario, per avviare un processo culturale che porti a una rappresentanza di genere più adeguata.
Come Linea Condivisa abbiamo esercitato tutta la nostra funzione dialettica anche per l’abolizione del listino. Una scelta che pur restando nell’ambito di un principio maggioritario, che personalmente non condivido, sembra riuscire ad assicurare maggiore razionalità e armonia nei risultati elettorali. Non neghiamo di aver avuto qualche dubbio: intervenire in extremis su una materia così delicata può mettere in difficoltà la trasparenza sulle regole del gioco delle prossime elezioni. Ma il risultato ci convince: i 6 posti dei “designati dal listino” saranno redistribuiti nei collegi elettorali sulle 4 province. 1 ciascuno per Imperia, Savona e La Spezia, 3 per Genova. Insomma: verificata la corretta distribuzione dei 6 consiglieri, unitamente ai 24 eletti col sistema proporzionale, abbiamo espresso voto favorevole".


Alice Salvatore (IlBuonsenso): "Poteva essere realtà già un anno fa"

"Era dal 2016 che la Regione Liguria doveva inserire la preferenza di genere nella formazione delle liste elettorali. Tanto tempo passato inutilmente grazie ad una maggioranza che non ha a cuore per nulla questi valori. È stato anche eliminato il famigerato listino. Dopo la lettera da parte del Governo anche la maggioranza leghista ligure si è dovuta arrendere a questa innovazione che cerca di portare finalmente equità. Ma della stessa importanza, e per alcuni forse anche molto più importante, è l’abolizione del listino che ha sempre permesso l’immissione di persone senza che queste si fossero messe in gioco e fossero passate in modo coerente alle votazioni elettorali. Ora non è più possibile. E questo comunque è un buon risultato, un avanzamento, un raggiungimento di obiettivi che rendono più moderna la struttura legislativa regionale. Ora chiaramente ci sarà la gara a chi è più bravo e chi ha più voluto fare questo passo. È normale. Ma non bisogna mai dimenticare i fatti: dal 2016 nessuno della maggioranza ha mai proposto nulla e non l’avrebbe fatto neanche ora.
E giusto per ricordare altri fatti: nel 2019 ho presentato la modifica di legge per l’abolizione del listino e le preferenze di genere. Prima consigliera a farlo e da allora tutti hanno fatto barricate pur di approvarla.
Quindi ora è stato fatto quello che poteva essere fatto un anno fa.
Ora è importante usare bene questa opportunità e non farne un paravento elettorale, che le donne e gli uomini che entreranno nelle liste elettorali siano scelti esclusivamente per competenza ed ideali. È quello che facciamo nel Buonsenso".

 

 

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