"Nell'area della Sergiunca di Fiumaretta, individuata come SIC (Sito di Interesse Comunitario) in quanto raro esempio di habitat mediterraneo con flora e fauna di rilevante interesse naturalistico, il comune di Ameglia ha pensato bene di realizzare un enorme parcheggio a servizio degli stabilimenti balneari", così Gianfranco Damiano di Italia Nostra.
"I paletti e le delimitazioni degli stalli, di recente collocazione, sono in netto contrasto con il Decreto della Giunta Regionale del 4 luglio 2017, n.537, che chiaramente non prevede "la trasformazione, la distruzione o il degrado degli habitat target per ciascun SIC".
"Ha senso che dopo il piano spiagge, dove le associazioni ambientali erano favorevoli alla definizione di un limite di presenze e oggi al contrasto del covid, attuare interventi per aggravare la capienza delle spiagge e quindi renderle ancor più invivibili? Non si tratta forse di una manovra che scoraggia la frequenza oltre a non valorizzare i luoghi?".
"È sempre più incomprensibile la politica perseguita dal Comune di Ameglia in campo ambientale: dopo il traliccio per la rete telefonica in area parco a ridosso della Sergiunca, il taglio sovrabbondante dei pini sulla provinciale a Fiumaretta, la ristrutturazione pesante del giardino di Bocca di Magra, oggi l'ultima isola ambientale e faunistica della Liguria occidentale viene distrutta non da un privato ma dalla stessa Amministrazione Comunale".
"Ad Ameglia non si comprende che la conservazione attiva del patrimonio ambientale rappresenta una ricchezza e un elemento strategico dell'offerta turistica? Ameglia merita proprio una bandiera: quella nera".