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Enel, il consiglio comunale si divide. La maggioranza: "Cercate a valle le colpe di chi sta a monte" In evidenza

Sulla carta tutti d'accordo, ma in consiglio comunale no. Nessuno vuole una nuova centrale a turbogas, maggioranza e opposizione si scontrano.

La speranza era di poter rivivere il momento di una mozione unanime, per ribadire il no alla permanenza di una centrale nell'area Enel, ma, come già emerso durante la commissione, il consiglio comunale si è spaccato anche su una questione che, sulla carta, vede tutti d'accordo.

"Una convocazione inutile, che poteva essere rimandata alla settimana prossima, quando avremo sotto mano le valutazioni tecniche che potranno davvero aggiungere qualcosa alla discussione", così il sindaco ha bollato il consiglio straordinario voluto dall'opposizione per discutere nuovamente di Enel.

Il procedimento del nuovo impianto a turbogas, infatti, è attualmente al Ministero dell’Ambiente, dove Enel ha avviato la procedura di Valutazione di impatto ambientale del progetto. Come avevamo spiegato in questo articolo, ci sarà tempo fino al 15 luglio per presentare le relative osservazioni e in questi giorni gli uffici comunali stanno redigendo un documento, che verrà depositato al ministero.

Una mozione presentata dai consiglieri di centrosinistra per chiedere “un progetto alternativo per l’area” e un pronunciamento chiaro da parte della Regione, come spiegato da Lorenzo Forcieri (Avantinsieme): "Nel programma elettorale di tutti c’era la riconversione della Centrale, perché tutti sapevamo che nel 2021 Enel avrebbe cessato la sua attività; non era in dubbio il se, ma il quando. Il tema della discussione ha sempre riguardato questo e nessuno di noi ha mai fatto una battaglia contro Enel, ma sapevamo che Enel avrebbe contribuito alla creazione di un nuovo corso che il nostro comune aveva imboccato puntando su cultura, polo universitario. Su questo tema credo ci sia molta unità, perché sono sicuro che nessuno vorrebbe tornare a quel passato, che pure ha dato molto alla città, ma che ormai è superato. Parlare ora della permanenza di Enel è anacronistico, abbiamo voltato pagina e la storia è cambiata".

"Questo non vuol dire negare il ruolo che Enel ha avuto e il contributo che ha dato - ha proseguito Lorenzo Forcieri esponendo la mozione - ma non si può nemmeno negare il danno alla salute dei cittadini e proprio per questo il rapporto con Enel è stato anche conflittuale, complesso ed ha visto aspetti positivi e negativi. Aveva visto la sua fine con l’avvio di un nuovo corso, per stessa ammissione di Enel. Poi qualcosa è cambiato e si è innestato un nuovo seme pericoloso, un seme della continuità che noi dobbiamo fare in modo non attecchisca.

Enel agisce in difformità rispetto a tutte le indicazioni e a tutte le direzioni che le amministrazioni si sono date. Quell’area riqualificata potrà dare sicuramente molto più lavoro rispetto a una centrale con qualche container intorno. Noi lo dobbiamo a chi ha patito conseguenze a livello di salute e ai giovani, che meritano di più".

Dello stesso avviso il consigliere Guido Melley (LeAli): “Spero che anche questa sera si dimostri l’unità su questa posizione, perché il peso politico territoriale anche in termini di popolazione, magari unendo la nostra voce ai comuni limitrofi, è sicuramente maggiore. Dispiace non aver ascoltato l’assessore Giampedrone o leggere una sua relazione, che non è arrivata, in occasione della Commissione consigliare. Speriamo che il Governo ci ascolti, anche perché da nessuna parte è scritto che la nostra città deve continuare ad avere la centrale, soprattutto perché lo ha già fatto. Lo stop deve essere il 1 gennaio 2021, senza che venga convertita a turbogas, perché è il momento di avviare una nuova fase. Vogliamo che la Regione si esprima chiaramente perché è evidente che un territorio può reggere alle pressioni di Enel solo se si presenta unito”.

Da subito appare chiaro però che l'accordo con la maggioranza sperato dall'opposizione, non andrà in porto. E se da un lato l'opposizione prova ad insistere, provando in extremis a proporre una via per presentare un documento unitario (proposta arrivata a discussione già chiusa), la maggioranza resta irremovibile sulla sua linea, anche se, come ricordato più volte nel corso della seduta "La città ha bisogno di qualcosa di nuovo". Le motivazioni del disaccordo le espone per prima Paita (Lega): "All'opposizione faccio notare che al Governo ci sono i loro partiti, quindi non è qui o in Regione che dobbiamo discuterne ancora".

Anche l'ordine del giorno presentato dai Cinque Stelle non trova l'accordo del consiglio comunale. De Muro ha spiegato: “Già oltre un mese fa avevamo presentato un’interrogazione senza riceve risposta e che oggi riproponiamo come ordine del giorno. Noi vogliamo sottolineare che non basta scrivere lettere e dire ‘no’, ma bisogna dimostrare che avere una Centrale turbogas alla Spezia sarebbe distruttivo”.

Ad insistere sul punto di vista della maggioranza e sul rifiuto a votare insieme all'opposizione è Cenerini, che spiega: “Le competenze sono del Governo, dei Ministeri e quindi dobbiamo essere chiari e smettere di fare demagogia: è inutile dire ‘chiediamo alla Regione di dire al Governo...’ solo perché siamo in campagna elettorale. È per questo purtroppo che oggi non saremo tutti d’accordo come avvenuto in passato. Il sindaco e la Regione si sono espressi chiaramente, adesso è il momento di rivolgersi al Governo, smettetela di prendere in giro i cittadini”.

Su questo ha risposto Marco Raffaelli (PD): “Non è vero che noi interpelliamo solo la Regione. È vero che la partita si gioca a Roma, ma in campo ci siamo anche noi, c’è anche la Regione, ci sono anche i Comuni coinvolti come Arcola".

Sul tema, anche la maggioranza ha presentato una mozione, definita però dalla minoranza 'troppo blanda', ma che avrebbe potuto ricompattare il consiglio comunale: "Se volete dimostrare unione votate il documento della maggioranza - suggerisce Cenerini (Forza Italia) - Voi continuate a dare le colpe a chi sta a valle di quello che succede a monte: non potete pretendere cose da Regione e sindaco se le colpe sono del Governo".

Ha ribadito infine il Sindaco: “I maestri di retorica devono diventare maestri di verità. Il Governo nomina i vertici di Enel e decide, se non si voleva la Centrale alla Spezia i consiglieri di opposizione dovevano andare a Roma dai loro partiti, se volete vengo anche io. La politica ormai ha scelto, noi martedì dobbiamo presentare delle valutazioni tecniche e sanitarie. Se si vogliono fare le cose unitarie bisogna dire le cose come stanno e parlare chiaramente dicendo la verità ai cittadini, senza parole e retorica, ma presentando fatti concreti. Stasera il consiglio straordinario è del tutto inutile, bastava aspettare la settimana prossima e avere tutti i documenti”.

Amarezza da parte di Forcieri: “L’obiettivo di questa discussione non era di attacco o polemica, ma solo rafforzare le dichiarazioni già fatte. Qui è in gioco il futuro di tutto il territorio, quindi non è giusto dire ‘andate a Roma’, dobbiamo dimostrare unità, se dobbiamo modificare la mozione lo facciamo, ma cerchiamo di uscire questa sera con un documento pienamente condiviso. Altrimenti sarebbe un indebolimento”.

Dispiacere anche da parte degli altri consiglieri di opposizione, come Melley, Pecunia e Lombardi, che spesso durante la seduta hanno ribadito come "Nessuno vuole negare le responsabilità del Governo, questa sera volevamo solo che si riconfermasse la volontà chiara della Spezia, su questioni così importanti non dovrebbe esserci spaccatura". 

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