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Sul contenuto tutti d'accordo, ma la forma divide il Consiglio provinciale In evidenza

di Elena Voltolini - I toni si accendono sull'ordine del giorno di La Spezia Popolare relativo alla richiesta di sospensione dei pedaggi sulla A12.

 Non conta solo quello che si dice, ma come lo si dice: ne è una prova lampante quanto accaduto nel corso del Consiglio provinciale di questo pomeriggio. L'ultimo punto all'ordine del giorno affrontato (il successivo è stato rinviato alla prossima seduta) era sulla carta condiviso da tutti, ma sono state le parole del gruppo La Spezia Popolare, non tanto quelle contenute nell'ordine del giorno, ma quelle apparse in diverse dichiarazioni (almeno a detta dei conglieri di opposizione), che hanno acceso il dibattito e causato una profonda spaccatura nel Consiglio. La conseguenza sarebbe stata la divisione sul voto, evitata in corner, anche se solo per ora.

Il Presidente della Provincia legge l'ordine del giorno nel quale si sottolinea che “sulla A12 ci sono attulmente 4 cantieri, della durata di circa 2 mesi, che provocano code e disagi agli utenti”. La Spezia Popolare chiede pertanto la sospensione del pedaggio lungo tutta la tratta sino al termine dei lavori. L'odg, se approvato, impegnerebbe il Presidente della Provincia a chiedere a Governo e Salt tale sospensione.

“Se il voto sarà favorevole – aggiunge Peracchini – farò presente la richiesta già questa sera al Ministero delle Infrastrutture (il Presidente della Provincia era infatti in procinto di partire per Roma)”.

Prende poi la parola il Vice Presidente della Provincia e Consigliere di La Spezia Popolare Francesco Ponzanelli: “La situazione è clamorosa, in una regione che morfologicamente ha bisogno di una rete autostradale efficiente. Andrebbe fatta un Commissione di inchiesta.
Dopo tutti questi anni di investimenti sulle gallerie, ci ritroviamo in una situazione che compromette quel che ora resta del turismo, in una estate già complicatissima per l'emergenza Coronavirus.
Si prenda atto che il Ministro De Micheli sta facendo il gioco delle tre carte e non può farlo. Bisogna intervenire urgentemente.
SALT e Autostrade devono essere spronati, dobbiamo essere tutti uniti. Devono fare lavori seri e duraturi e anche la manutenzione ordinaria deve essere fatta sempre”.

L'appello all'unità si scontra però subito con le parole del Consigliere di centrosinistra Andrea Licari: “L'ordine del giorno è condivisibile, ma non voterò a favore per un motivo: non può essere una crociata contro questo Governo. La problematica si protrae da tempo. Io vedo un “giochetto” da parte di Toti che tira fuori a scadenza elettorale un argomento che viene dal passato. Credo che la Regione abbia la colpa del mancato coordinamento. Non posso votare un odg che attacca troppo il Governo e non divide le responsabiltà, come è nella realtà. Non è tanto l'odg in sé, quanto i comunicati sulla stampa e le dichiarazioni che lo hanno accompagnato”.

Posizione condivisa dalla Consigliera PD Dina Nobili: “Il documento avrebbe potuto essere condiviso da tutti, invece il mio voto sarà contrario, perchè lo si è reso una propaganda per Toti. Attribuisce tutte le colpe al Governo e ai Presidenti di Regione precedenti. Voterò contro per come è stato esposto da Ponzanelli”

Dallo stesso centrosinistra, e pur condividendo le molte perplessità sulla forma avanzate da Nobili e Licari, è però diversa la posizione del Consigliere Sivori, sindaco di Zignago: “Forse l'argomento è stato trattato in maniera politica da Ponzanelli, ma credo che noi siamo qui per gli interessi dei cittadini e ora stiamo assistendo ad un flagello sulle autostrade.
Voterò a favore stringendo i denti e pensando che l'ordine del giorno sia stato presentato per il bene comune e non per propaganda politica.
Zignago è a 40km dal primo presidio sanitario, credo che i miei cittadini abbiamo diritto di arrivare nel minor tempo possibile in ospedale. Il mio dovere è portare un servizio migliore ai miei concittadini, voterò quindi a favore, al di là delle propagande politiche”.

Stessa posizione per Domenico Mori, che sintetizza: “Il mio voto sarà favorevole, ma dissento dalle parole di Ponzanelli”.

Lo scontro, però, non si ferma, anzi, si incendia dopo l'intervento di Ponzanelli, che prende nuovamente la parola: “Il Presidente della Regione ha poteri fino a un certo punto, è il Ministero delle Infrastrutture che deve pungolare i concessionari.

Ho scoperto che la consigliera Nobili è favorevole ai concessionari e vuole fare pagare a tutti noi i pedaggi perchè a quanto ho capito ha fatto una ripicca personale su quello che ho detto.

Manca il controllo, non c'è. Come mai adesso tutti questi cantieri in Liguria? Il Presidente Toti ha fatto un ponte in due anni, non ha bisogno dei miei spot.
Non si fa la campagna elettorale sui morti e voi avete fatto anche questo".

La controreplica di Dina Nobili: “E' vergognoso fare politica in questa maniera. Questo è uno spettacolo vergognoso della politica. Ponzanelli ha fatto di questo odg una bandiera per la campagna elettorale di Toti”.

Arriva poi dal leghista Rosson la richiesta di sottolineare che l'ordine del giorno è condiviso da tutto il centrodestra e che anche la Lega ha più volte proposto la sospension del pedaggio autostradale.

L'accordo di tutti, però, come è chiaro, sull'ordine del giorno non c'è, allora interviene Solari per cercare di salvare tutto: “Non ha senso dividersi su un odg del genere. Chiedo ai colleghi che hanno espresso dichiarazione di voto contraria se sono disposti a discutere e integrare l'odg affinchè possa poi essere approvato all'unanimità dal Consiglio. Dobbiamo renderlo un ordine del giorno di tutto il Consiglio provinciale, altrimenti abbiamo perso”.

Alla fine la proposta viene accettata da tutti e si decide per il rinvio.

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