fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

Bufano: "Il giudizio su Almirante non può prescindere da cosa fece prima della Liberazione" In evidenza

L'esponente del PD sarzanese replica a Bruzzi Alieti.

Intitolare una via o una piazza ad un personaggio pubblico presuppone una valutazione complessiva del suo vissuto, del suo pensiero, del suo operato, che ne renda universalmente condivisibile (o quanto meno accettabile) il ricordo e l'omaggio tendenzialmente imperituro conseguente appunto alla intitolazione di una via o di una piazza.
Per questo motivo la proposta di attribuire ad una strada della città della Spezia il nome di Giorgio Almirante è veramente strabiliante.

 

Giorgio Almirante è stato, nell'esperienza repubblicana dei primi decenni del dopoguerra, un protagonista indubbiamente di rilievo della politica italiana, incarnando la leadership parlamentare della Destra erede del Fascismo, avvalendosi sempre e soltanto degli strumenti della democrazia rappresentativa (pur senza abiurare alle proprie idee condannate dalla Storia) ma incanalando le 'pulsioni' più inquietanti dei numerosi nostalgici del Ventennio nella dialettica parlamentare e comunque in forme di espressione non violenta.
Tanto è vero che considerò il germinare delle trame nere e dello stragismo di destra una personale sconfitta ed il segno dell'impossibilità di dare vita ad una grande destra popolare e nazionalista.

Ma il giudizio su Almirante non può prescindere da ciò che Almirante disse e fece prima della Liberazione.

Firmatario nel 1938 dell'odioso Manifesto sulla razza, fu segretario di redazione della rivista La difesa della Razza. "Il razzismo" scrisse "ha da essere cibo di tutti e per tutti, altrimenti faremo il gioco dei meticci e degli ebrei" ed ancora "non c'è che un altolà che si possa imporre ai meticci ed agli ebrei, quello del sangue".
Funzionario ministeriale nell'esperienza collaborazionista della Repubblica di Salò firmò provvedimenti che comminavano la pena di morte a chi non vi avesse a sua volta aderito.
"La parola 'fascista' ce l'ho scritta in fronte" e "l'aggettivo 'democratico' non mi convince" disse quando già guidava il Msi nel dopoguerra.
Questi sono i fatti.
Altro che intitolargli una via...

Paolo Bufano
ex segretario prov.le Partito Popolare
esponente PD Sarzana


È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)
Redazione Gazzetta della Spezia

Redazione Gazzetta della Spezia
Via Fontevivo, 19F - 19123 La Spezia

Tel. 0187980450
Email: redazione@gazzettadellaspezia.it

www.gazzettadellaspezia.it

Articoli correlati (da tag)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.