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Santo Stefano, Insieme per voltare pagina vota NO al bilancio: "Passerella elettorale" In evidenza

Lazzoni e Ratti spiegano le motivazioni della loro decisione.

Siamo molto rammaricati per aver dovuto esprimere un voto contrario al bilancio di previsione in un momento storico in cui le nostre comunità avrebbero bisogno di condivisione, nel segno dell’equità.
Purtroppo, nonostante l’emergenza Covid in atto, nonostante la scia di lacrime e sacrifici che questa pandemia si porta dietro anche nel nostro territorio, chi dirige questa Amministrazione continua a ragionare come se fosse su una passerella, pronta a tagliare nastri improbabili a prezzo altissimo per la comunità.

Nessuno sconto sulla tassazione.
L’Irpef, con l’approvazione di Santo Stefano Viva, ad eccezione del consigliere Zangani, resta invariata nella sua modulazione massima introdotta lo scorso anno. Nel pieno di una pandemia mondiale, mantenere l’aliquota dello 0,80 senza alcuna distinzione tra i redditi dei dipendenti pubblici, dei pensionati e dei lavoratori autonomi, che è la categoria che più ha sofferto, senza tenere conto del fatto che ci sono famiglie che hanno perso pensioni e stipendi, è scellerato. Anche la tari ha mantenuto le aliquote del 2019 e, quanto al pagamento, nessun rispetto per le promesse fatte a mezzo stampa, le rate dovranno essere pagate per intero a decorrere da settembre 2020 e si accavalleranno con quelle del 2021.

Confidiamo in un uso razionale del risparmio di spesa che deriverà dalla rinegoziazione dei mutui e vigileremo affinchè le risorse ricavate vadano a dare risposte di equità a chi più ha sofferto gli effetti economici della crisi Covid19: le famiglie, le attività commerciali, le partite iva..

Abbiamo scoperto solo ieri, dalla lettura di un documento programmatico che ci è stato consegnato ed è stato letto solo in consiglio, che quest’anno Santo Stefano non celebrerà né la rievocazione storica né l’infiorata. Siamo stati noi ad esprimere dubbi al riguardo in Commissione e condividiamo la scelta di buon senso, ma nelle pieghe del bilancio le corrispondenti voci di spesa sono rimaste letteralmente invariate.

Ci auguriamo che il Sindaco non ipotizzi di utilizzare dette risorse per organizzare altre iniziative sempre e comunque a rischio di contaminazione a seguito di contatto sociale, ma abbiamo percepito che il desiderio di organizzare eventi, magari in prossimità dell’inizio della campagna elettorale per le regionali o, ancora peggio, per le prossime amministrative, è troppo forte.

Sia chiaro, noi siamo a favore degli eventi culturali, ma in piena emergenza covid pensiamo che le priorità siano altre e che le corrispondenti voci di spesa debbano essere utilizzate per aiutare le famiglie, le disabilità, chi si trova in condizioni di morosità incolpevole, chi non riesce a pagare le utenze o fa sacrifici per consentire ai figli di seguire le lezioni on line.

Quanto alle opere programmate, il libro dei sogni continua ma rispetto all’anno 2019 è slittato nel tempo.
L’edilizia scolastica propone nuovamente la realizzazione di un polo da 4.000.000 di euro a Madonnetta ma non tiene conto del fatto che il finanziamento che sarebbe dovuto arrivare dalla partecipazione al bando del Piano regionale Triennale 2018/2020 non è arrivato e probabilmente non arriverà anche se, nel frattempo, il ricavato dalla vendita delle quote Svar è in avanzo vincolato.
La novità emersa dal racconto del Sindaco è che la Regione verserebbe un acconto di euro 160.000 rispetto al predetto finanziamento per iniziare un primo lotto in ampliamento della scuola di Madonnetta.
Vogliamo scongiurare l’ipotesi di un avvio dei lavori a lotti, stralci, senza una programmazione complessiva circa i tempi e le priorità nelle opere, solo per il gusto di far posare una pietra propagandistica al Sindaco!
Le altre opere di edilizia scolastica connesse all’adeguamento sismico ed efficientamento energetico della scuola media e della fermi sono tutte rinviate al 2022 ma, del resto, sono 4 anni che slittano di anno in anno e ci siamo abituati.

Il documento presentato dal Sindaco si è soffermato molto anche sulla programmazione della viabilità toccando temi intercomunali come la bretella Ceparana/Santo Stefano e la necessità di un piano viario complessivo a seguito della caduta del Ponte di Albiano.
Abbiamo scoperto che il Sindaco ha dato parere favorevole al Ponte di Ceparana in Conferenza dei Servizi ed, insieme all’assessore alla viabilità Capetta, avrebbero ottenuto il finanziamento di un progetto alternativo di collegamento del Ponte di Ceparana con il nostro territorio.
Certo, la Sisti e Capetta hanno buoni consulenti politici sul territorio e ciò, ancora una volta, ci obbliga ad assistere ad un atto di presunzione nell’impegnare un ente a vincolare risorse pubbliche senza condivisione con gli eletti e senza alcuna garanzia di approvazione e fattibilità; chiediamo un ripensamento che porterebbe ad un risparmio di spesa o comunque un atto di condivisione preventivo, considerato il fatto che il progetto originario del Ponte, oggi voluto dal Sindaco nonostante i molteplici dubbi del passato, aveva già pensato ai collegamenti!

L’altro tema relativo alla viabilità è la rotatoria di Via XXVII Gennaio. I cittadini devono sapere che è slittata al 2021 nonostante le promesse che l’attuale fosse solo sperimentale, così come è slittata al 2021 anche l’intervento di riqualificazione di Piazza Garibaldi, mentre il miglioramento delle strade asfaltate vede un impegno di uro 230.000 per il 2020; intanto, la comunità di Santo Stefano ha un palazzo comunale al palo ed il centro storico aspetta ancora la riqualificazione.

E’ evidente come il programma previsionale di quest’anno sia incentrato nel confezionare un bel biglietto da visita per la prossima campagna elettorale: strade, aiuole, pietre di inizio cantieri (in barba alla programmazione complessiva dei medesimi) sono lo specchietto per le allodole per la carica di Sindaco o, chissà, di consigliere regionale!


Insieme per voltare pagina
Paola Lazzoni
Silvio Moreno Ratti

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