"Il nostro intervento parte da un dato concreto: la situazione delle imprese commerciali e dei piccoli esercizi, anime dei centri storici delle città, è al collasso. Senza un intervento deciso e risolutorio del governo si rischia il fallimento di migliaia di esercizi.
Le associazioni di categoria hanno preventivato che al momento è possibile la chiusura dal 30 al 45% dei negozi e attività commerciali su tutto il territorio Italiano. Ormai la stagione commerciale primavera/estate è totalmente pregiudicata.
Il rischio serio è quello di vedere andare in “protesto” i titoli di credito in scadenza nei prossimi mesi, considerato che la ripartenza è ancora da definire e a tutt’oggi non ha ancora tempi certi.
Per salvaguardare l’equilibrio economico di tutti, è giusto ed opportuno che la perdita venga distribuita e condivisa da tutti i partecipanti alla filiera commerciale; per ottenere il sopra descritto risultato occorre che tutti i partecipanti alla filiera rivedano gli accordi commerciali stipulati in momenti in cui il mercato era ancora “normale”.
Pertanto chiediamo attraverso la nostra azione in Consiglio Provinciale come gruppo “Spezia Popolare”, l’impegno di tutti i gruppi per dare voto unanime a una battaglia giusta, dando un segno deciso e inequivocabile per il sostegno a tutti quei commercianti che sono sull’orlo del baratro. Lo chiediamo con un atto solenne in Provincia, che è la casa dei comuni, di tutti quei comuni dove l’emergenza e la chiusura forzata hanno danneggiato un intero sistema sociale.
Chiediamo al Governo fatti non parole, che produca un provvedimento urgente e di alto profilo al fine di sospendere tutti gli effetti giuridici e le conseguenze dell’atto di protesto dei titoli di credito emessi e in scadenza nel periodo 1 gennaio-31 dicembre 2020.
Solo cosi si potrà dare speranza e forza a tutti gli operatori del settore che hanno una gran voglia di tornare al lavoro, ma non di essere vessati".
Gruppo Spezia Popolare
Francesco Ponzanelli
Antonio Solari
Claudia Gianstefani