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“Untori, spaventate la gente!”, “Vivete su Marte”. Il consiglio comunale finisce in rissa In evidenza

di Gabriele Cocchi – Le opposizioni chiedono la rimozione dei vertici Asl. Il centrodestra impegna il sindaco ad “accompagnare Asl5” durante questa fase.

Niente di nuovo, nemmeno durante un’emergenza globale. L’ultima cronaca del consiglio comunale si concludeva con l’osservazione che “nemmeno durante un'epidemia che passerà alla storia la politica riesce a restare unita”.

Neanche a dirlo, la seduta straordinaria di ieri sera, terminata alle 2.30 di notte, ha dato la seconda conferma nel giro di un mese. Altro che unità. Nonostante il virus, anzi per via del virus la politica spezzina si scanna e si insulta con toni che a tratti sfiorano l’insulto. Proprio quando ci sarebbe bisogno di una classe dirigente unita, oltre che all'altezza.

L’esito controverso della commissione sanità di ieri pomeriggio, in cui i consiglieri hanno denunciato di non aver ricevuto risposte precise dal governatore Toti e dall’assessore regionale alla sanità Sonia Viale, è la miccia che fa esplodere la rissa. Con un convitato di pietra, o meglio tre: il commissario straordinario dell’Asl Daniela Troiano, il direttore sanitario Maria Antonietta Banchero e il direttore sociosanitario Maria Alessandra Massei, che hanno risposto picche all’invito a partecipare all’assemblea online perché impegnate “a far fronte all’emergenza dovuta al Covid-19”.

Una risposta che ha mandato su tutte le furie le opposizioni di centrosinistra: “Chiedo al presidente del consiglio comunale Giulio Guerri di tutelare la dignità e la funzione di ogni consigliere, che sono state palesemente svilite – ha detto Massimo Baldino del Pd – L’emergenza non giustifica l’ennesima fuga delle dirigenti Asl nominate dalla politica. Una situazione del genere richiederebbe un confronto costante con la direzione sanitaria: alla Spezia il virus ha un tasso di letalità tra i più alti d’Italia, siamo sicuri di essere in buone mani?”.

Da una parte il centrodestra accusa le opposizioni di aver strumentalizzato la commissione sanità con Toti e Viale (“Avete conquistato il primato regionale della maleducazione: non avete rispetto per l’impegno h24 di presidente e assessore. Volete solo spaventare i cittadini”, ha attaccato Federica Paita della Lega), dall’altra il centrosinistra accusa la maggioranza di scappare dal confronto (“Un brutto teatrino da avanspettacolo: Toti ha svilito quello che doveva essere un momento di confronto. A Spezia stiamo affrontando questo tsunami in condizioni di maggiore debolezza strutturale, la nostra Asl vive da tempo uno stato di caos”, ha affermato Guido Melley).

La richiesta della minoranza è chiara: sostituire i vertici Asl per manifesta incapacità. Non ora, data la situazione di emergenza, ma entro luglio, quando fra l’altro si avvieranno verso la scadenza del mandato. Mettendo al loro posto “dirigenti sanitari esperti che conoscano bene il territorio”, sempre scelti dalla Regione. “Basta con i lombardi”, è il grido che si leva dai banchi del centrosinistra.

“Vi ricordo che ai vostri tempi i dirigenti venivano dall’Emilia e dalle Marche, ma di cosa state parlando? - chiede retoricamente Cenerini - Credo che la gente sia abbastanza disgustata dalla politica: non era il caso di fare questo consiglio comunale con l’opposizione in preda a una vera e propria bulimia elettorale”.

"I vertici strapagati di un organo nominato dalla politica non si sono presentati per l'ennesima volta - ribatte il capogruppo del Pd Marco Raffaelli - È uno schiaffo a Spezia e a tutti i comuni delle provincia, al presidente Guerri e al sindaco Peracchini, incapace di far rispettare la propria autorità".

Ma il terreno di scontro è anche quello più prettamente tecnico, dei numeri e dei problemi concreti sorti nelle ultime settimane: il numero dei soggetti sottoposti a tampone, i test seriologici, la gestione e il contenimento del contagio nelle Rsa, ecc.
Federica Pecunia di Italia Viva taglia corto: “Non ho voglia di rispondere alle vostre irrispettose accuse: la migliore risposta sono i numeri, che parlano chiaro sulla situazione tragica della nostra sanità”.

La mazzata arriva da Maria Grazia Frijia di Fratelli d’Italia: “Ancora una volta l’opposizione ha messo in scena la rappresentazione della propria pochezza politica. Siete degli untori, avete chiesto questo consiglio comunale straordinario solo per sfogare le vostre frustrazioni”.

Risultato? Al netto della rissa, passa l’ordine del giorno del centrodestra, che impegna l’amministrazione “ad accompagnare Asl5 nella fase di rimodulazione del percorso progressivo che emergerà dall’evoluzione del quadro epidemiologico" e "a compartecipare con la direzione strategica di Asl5 alla rimodulazione dell’offerta nella fase post-lockdown, al fine di consentire una iniziale ripresa dell’attività di elezione (sospesa in precedenza) e dell’attività ad elevata complessità clinica”.

Tra gli impegni chiesti al sindaco anche quello di “scrivere al governo per ritirare l’impugnazione della legge regionale per l’assunzione degli Oss, oppure per promulgare una legge per la loro assunzione diretta”. Le dirigenti Asl, inoltre, verranno invitate in commissione sanità “appena l’emergenza lo consentirà".

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