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Ricci (PD): "Cara sindaca Ponzanelli, facile scaricare le colpe sugli altri" In evidenza

Il Partito Democratico sarzanese si rivolge al sindaco Cristina Ponzanelli.

"Il tutto si è acceso alle fine del mese scorso, quando l'amministrazione locale ha accusato il governo nazionale di essere confuso nei DPCM e di non avere sufficiente comprensione e attività in riferimento alle difficoltà dell'ente locale - così scrive Rosolino Ricci, segretario del PD sarzanese -ed in concomitanza della gestione, quella sì davvero confusa, dell'emergenza alla nostra RSA Sabbadini; infine, nei giorni scorsi, in relazione alla presentazione della mozione incidentale del 14 marzo, al Presidente del consiglio comunale, da parte di PD e M5S su "Emergenza COVID-19 - richiesta di adozione di misure immediate da parte del Comune di Sarzana, da parte della Regione Liguria e del Governo nazionale", una mozione articolata e propositiva basata su indicazioni e disposizioni nazionali e regionali; non si è potuto attivare la discussione, prendere decisioni condivise e agire di conseguenza poiché gli apparati tecnici, che avrebbero dovuto rendere regolare la convocazione dei consiglieri a distanza, non sono entrati correttamente in funzione, cosicché la seduta è stata rinviata".

"Non si è potuto attivare la discussione in quanto, come ammesso dallo stesso Segretario comunale, non era possibile verificare se vi fosse o meno il numero legale nel corso della seduta, non proprio dettagli insomma. Tale condizione avrebbe comportato seri pregiudizi di validità della seduta".

"Giovedì 16 aprile, la Sindaca, in un suo scritto, afferma che "La forma ha vinto sulla sostanza, ..." (la mozione della minoranza è sostanza, lo era e lo resta), ella sembra non sapere, o finge di non sapere, che in ambito istituzionale e giuridico forma e sostanza (procedure e contenuti) vanno in simultanea, poiché se la forma non è rispettata la sostanza decade, inesorabilmente. Sempre nel solito testo ella sottolinea che: "noi continuiamo a lavorare", facendo intendere che altri (chi? forse le minoranze?) non lo fanno; la giunta deve lavorare in qualunque caso, quindi non fa altro che il proprio dovere, forse non dovrebbe sprecare tempo nella polemica superficiale (noi – sindaca, giunta, maggioranza- sempre bravi, loro – minoranze- sempre cattivi; che debolezza argomentativa) e le minoranze guardano, controllano e fanno proposte, è il loro lavoro, lo stanno facendo, in modo costante, spesso unitario e puntuale; se questo infastidisce, pazienza".

La sindaca ancora così si esprime: "Vorrei infine, come sindaco, chiedere scusa ai miei concittadini, per la classe politica sarzanese", lasciando intendere una accezione negativa della classe. Così operando ella si erge a giudice della classe politica, anche quella, tanta, che è arrivata in consiglio comunale e che ad altro titolo opera in città, sostenuta da chi non è suo elettore ed elettrice, ne consegue che giudica anche quei cittadini che non la sostengono; chi le dà il diritto, è solo sindaca, non giudice supremo. Inoltre, ella, sindaca, è classe politica, non può far finta di esserne fuori, di conseguenza sembra scusarsi o mal giudicare anche sé stessa, di conseguenza anche i suoi elettori. Tutta questa nebbia solo per coprire le inefficienze organizzative, in cui è incappata, può capitare, non vi è nulla di male, bastava solo scusarsi con gli eletti in consiglio, tutti e con la città, migliorare il sistema, è facilmente fattibile e riconvocare il consiglio".

"La polemica della giunta di alcune settimane orsono sull'azione governativa non si può lasciare cadere. Il governo nazionale a partire dal 3 febbraio al 15 aprile attraverso la protezione civile, i ministeri ed il Consiglio dei ministri ha prodotto, oltre 27 ordinanze della protezione civile (10 solo nel mese di febbraio), 41 decreti e circolari tra ministeri e presidenza del consiglio, nel mese di marzo, tra cui quello famoso dell'8, la "chiusura del paese"; in aprile 3 disposizioni della protezione civile e 10 tra circolari e decreti ministeriali".

"Si coglie, da tutto questo, l'attività governativa intensa e soprattutto il continuo aggiornamento delle indicazioni ai cittadini. Può risultare confusivo, si certo, ma l'evoluzione dell'epidemia così come la frequente imprevedibilità, comporta la necessità di aggiornamenti continui e flessibilità delle azioni da intraprendere e, a volte, anche la dismissione di decisioni precedenti. Così, pare, dovrebbe operare l'ente locale in relazione alla complessità delle norme governative: filtrare (separare questioni tecniche di propria pertinenza da quelle di interesse pubblico), adattare le indicazioni al contesto locale e rendere facile la comunicazione governativa ai propri cittadini, in particolare sulle questioni comportamentali atte alla prevenzione del contagio, questo è il compito nell'emergenza attuale".

"Un punto è ancora da evidenziare, a livello locale si prendono iniziative di natura economica (aiuti al commercio, all'impresa, ecc.), sociale (supporto alle persone più in difficoltà, al mantenimento dell'abitazione, ecc.) e sanitaria (sanificazioni, distribuzione di mascherine, ecc.), spesso le amministrazioni locali, la nostra in testa anche nei giorni scorsi si intestano tali iniziative, certo loro devono metterle in pratica, va da sé, ma tacciono rispetto a chi le programma e le finanzia".

"È tutto descritto nelle azioni governative sopra citate; in particolare: la "Sospensione dei termini per l'adempimento degli obblighi tributari a favore dei contribuenti interessati dall'emergenza epidemiologica da COVID-19 - GU Serie Generale n. 48" è del 26 febbraio 2020; il "Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 marzo 2020 recante criteri di formazione e di riparto del fondo di solidarietà comunale 2020. GU Serie Generale n. 83" è del 29 marzo 2020". Il Decreto-legge n. 23 recante misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché' interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali GU Serie Generale n. 942 è dell'8 aprile 2020. Solo per citare le più importanti azioni".

"La comunicazione corretta è quindi fondamentale, mentre, purtroppo la nostra giunta locale adotta il spesso il metodo salviniano della distorsione – inversione comunicativa. Occorre ricordare che tutto quel che si fa oggi ha un costo, pesante per il nostro paese, il quale avrà bisogno di supporti economici europei finalizzati e basso tasso di interesse, se non a fondo perduto; non aver supportato tutto questo nel parlamento europeo di ieri (discussione su eurobond o coronabond) da parte di forze politiche nella maggioranza della giunta locale, la Lega, in particolare, testimoniano la non perfetta consapevolezza delle condizioni in cui ci troviamo, mentre si dà sempre spazio a politiche di partito invece di favorire punti di contatto visto il momento di emergenza".

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