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"Caos senza tregua al vertice dell'Asl. Che fine faranno i pazienti dimessi?" In evidenza

Il consigliere comunale Guido Melley si rivolge a Prefetto, Sindaco e Protezione Civile.

"La Direzione Strategica, composta dalle tre dirigenti lombarde (Troiano, Banchero e Massei), esiste sulla carta, ma non svolge alcuna funzione di coordinamento e di programmazione".

Così Guido Melley, capogruppo di "LeAli a Spezia" in consiglio comunale, che continua: "La Commissaria Troiano è priva di autonomia decisionale rispetto ai diktat provenienti direttamente dal governatore Toti ed Alisa. Della direttrice sanitaria Banchero si sono perse le tracce nel momento più drammatico della emergenza e risulta che sia da tempo assente addirittura ai meeting del gruppo dirigente. Mentre la direttrice sociosanitaria Massei, dopo aver abbandonato in questi anni le politiche di raccordo tra ospedale e territorio ed aver mortificato i servizi distrettuali di coordinamento delle cure domiciliari con la rete dei medici di famiglia, ora starebbe ostacolando la scelta delle strutture che devono accogliere i pazienti Covid-19 al termine del ricovero ospedaliero. Un fatto molto grave se si pensa al numero crescente di persone de ospedalizzare bisognose comunque di cure ed assistenza".

Continua Melley: "Mi rivolgo ancora una volta al Prefetto, alla Protezione Civile, al Sindaco Peracchini, chiedendo quali soluzioni saranno approntate una volta per tutte e senza ulteriori rinvii. Oggi apprendiamo che un piano del palazzo del Don Gnocchi di via Fontevivo sarà allestito per ospitare pazienti affetti da Covid-19. Visto che, come pare, si tratterebbe di persone ancora sotto ricovero, ci chiediamo se il ricorso al Don Gnocchi al posto dell'utilizzo di reparti in disuso al San Bartolomeo dipenda dal fatto che la Fondazione Don Gnocchi metterà a disposizione medici, infermieri ed attrezzature ed a quali condizioni".

Conclude il consigliere comunale: "Cosa accadrà ai pazienti post ricovero? Strutture come la clinica Alma Mater non vanno bene? Perché non si procede ad utilizzare o, in casi estremi, a requisire alcuni alberghi cittadini come pare essere stato proposto dal Comune e come già deciso in altre città? Perché non si pensa alla grande disponibilità di camerate da tempo inutilizzate dentro alla caserma di Maricentro? Domande e proposte che avanzo nell'interesse dei pazienti e dei cittadini e che spero che, nonostante il perenne caos della nostra Asl, per una volta avranno risposta".

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