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Vertenza OSS, la Lega "Scoperto il teatrino della sinistra" In evidenza

L'attacco al Governo e anche ai sindacati.

 

“Alla fine è venuto allo scoperto il teatrino della sinistra sulla vicenda dei 158 Oss di Asl 5. Il governo di Pd, Italia Viva e M5S ha impugnato la costituzione della società in house, che era stata inserita dalla Regione nella legge finanziaria regionale. A parole dicevano di voler tutelare gli operatori socio sanitari, nella realtà hanno decretato la loro condanna”.

Lo dichiarano in una nota i parlamentari della Lega Stefania Pucciarelli e Lorenzo Viviani, che proseguono: “Sugli Oss tutte le forze politiche, sinistra compresa, avevano stabilito di condividere un percorso unitario a tutela dei lavoratori, sia nei confronti della Regione che del governo. La nostra parte l’abbiamo fatta, ottenendo dalla giunta regionale l’inserimento della società in house nella manovra di bilancio. Ci saremmo aspettati lo stesso impegno da parte della sinistra nei confronti del governo centrale, che invece se n’è fregato e ha impugnato la possibilità di costituire una società in house per salvare gli Oss. Tutti gli impegni presi da Pd, Italia Viva e M5S sono stati ancora una volta disattesi: hanno fatto campagna elettorale sulla pelle degli Oss, scagliando i lavoratori contro la Regione per un po’ di consenso, ma ora il giochino è finito”.

“In più le forze di governo – aggiungono Pucciarelli e Viviani – a dicembre hanno bocciato il nostro emendamento alla manovra economica che, se approvato, avrebbe permesso alle aziende sanitarie di assumere direttamente il personale che lavora nelle Asl ma è dipendente di una cooperativa, come i 158 Oss spezzini. Pur di non sostenere una proposta della Lega, la sinistra ha preferito lasciare nel limbo i lavoratori. Anche da parte dei sindacati ci saremmo aspettati un comportamento responsabile e obiettivo, invece constatiamo amaramente che hanno fatto politica, perdendo il loro significato di rappresentanti dei lavoratori. Le sigle sindacali non hanno detto nemmeno una parola sul governo e le forze politiche che lo sostengono, limitandosi al solito attacco nei confronti della Regione che, come dimostra lo stop dell’esecutivo, aveva poco margine di manovra su questa vicenda. Noi continueremo ad impegnarci concretamente, ma non accetteremo più lezioni da chi ha dimostrato sfacciatamente tutta la sua ipocrisia”.

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