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Caratozzolo entra nel PD: “L'Italia deve essere di sinistra, lo dice la logica” In evidenza

di Francesco Truscia – "Svuotare le liste civiche per entrare nei partiti e modificarli" questo il messaggio del consigliere Caratozzolo.

“Anno nuovo, vita nuova” si suol dire. Sicuramente questo detto vale per il 2020 del consigliere Massimo Caratozzolo che, come vi avevamo anticipato ieri, ha deciso di entrare nel Partito Democratico.

L’ufficialità è arrivata quest’oggi in una conferenza stampa nella quale lo ha affiancato la compagna di molte battaglie politiche degli ultimi tempi, Dina Nobili del Partito Democratico. Un percorso particolare, quello del consigliere Massimo Caratozzolo, candidato con il Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali in Liguria del 2015, eletto consigliere comunale nella lista civica “Per la nostra città con Giulio Guerri” in appoggio alla coalizione di centrodestra che ha portato Pierluigi Peracchini a diventare primo cittadino, note sono le diatribe interne allo stesso gruppo ed in particolare con colui che da anche il nome alla lista Giulio Guerri, oggi presidente del consiglio comunale spezzino.

Ma quali motivazioni hanno spinto il consigliere ad entrare in un partito che è stato oggetto di molte sue critiche in questi anni? “Ho visto svilupparsi diverse vicende, credo sia giunto il momento di affrontarle all’interno degli “scatoloni” (i partiti ndr). Se la parte migliore del civismo entrasse nei partiti avremmo dei partiti migliori. Se i cittadini continuano a starne fuori e non assumersi responsabilità nei partiti ci saranno sempre le solite facce. Mi auguro che sia l’inizio di un’inversione di tendenza che svuoterà le liste civiche per fare un lavoro interno ai partiti, che sono una cosa modificabile. A Spezia mi auguro di portare nel PD le coscienze ambientaliste, ci deve essere compatibilità tra il mondo del lavoro e l’ambiente. Bisogna che il mondo del lavoro recuperi quelle tutele che nel passato proprio nel partito nel quale entro oggi abbiamo smantellato”.

Il consigliere non nega le critiche che ha rivolto in questi anni al Partito Democratico e rivendica il suo essere di sinistra da sempre. Insomma entrare nel PD per cambiare il PD. Uno spostamento che, fisicamente, avverrà con il consigliere Massimo Caratozzolo che si siederà accanto ai consiglieri Dina Nobili, Marco Raffaelli e Luca Erba tra le fila dell’opposizione.

“Dobbiamo recuperare un dialogo con il mondo reale che solo la sinistra può fare - prosegue - Questa nazione dove la ricchezza è concentrata sempre in poche mani, dove i nostri figli devono emigrare, deve essere di sinistra lo dice la logica. Se invece illogicamente siamo diventati una nazione di centrodestra la sinistra ha sbagliato, serve l’input per correggere questi errori”.

Guardando alle prossime elezioni comunali, il consigliere traccia le sue prime ipotetiche mosse: “Se domani governassimo questa città mi piacerebbe fare un censimento delle persone che dormono sotto i portici la notte, ne ho incontrate moltissime ed è inconcepibile e indegno che in una città piccola come Spezia ci siano 50 persone che devono dormire all’aperto”.

Contenta la consigliera del PD Dina Nobili, segretaria del circolo del Partito Democratico Rebocco-Chiappa-Stra dove è stato tesserato il consigliere Caratozzolo, anche perché questo nuovo ingresso segue, secondo la consigliera che ha accompagnato in diverse battaglie politiche il neo-iscritto al PD, le direttive del segretario Nicola Zingaretti: “Il PD deve essere un partito nuovo con nuove persone. Siamo politici che vogliono migliorare la società in cui viviamo e con Massimo ci siamo subito intesi, tanto da stabilire un feeling politico”.

La consigliera annuncia anche un ingresso, un ritorno, nel Partito Democratico, ovvero quello di Alessandro Biggi: “Sono felice che abbia preso la tessera anche lui, sono convinta che questa squadra potrà fare gruppo per il bene della città. Abbiamo già un programma, lo renderemo pubblico nelle prossime occasioni”.

Presente alla conferenza stampa anche il consigliere regionale Francesco Battistini che però mette subito le mani avanti: “Continuerò a collaborare con Massimo e con Dina ma per il momento non entro nel PD, poi del doman non v’è certezza. Sono qui perché sono di sinistra ed interessato a quello che succede nel mondo del centro sinistra”.

C’è quindi il rischio di una nuova corrente interna al PD? “Qui con me c’è solo Dina Nobili perché sono entrato nel suo circolo. Quello che dovremmo coordinare, discutere e presentare come gruppo consiliare nascerà da lunedì in poi, ma nascerà nella collegialità di un gruppo consiliare di 4 persone, ci mancherebbe”.

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