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Enel, Paita a Peracchini: "In tre mesi abbiamo raggiunto l'obiettivo fallito dal Governo gialloverde" In evidenza

Alla Camera approvato l'ordine del giorno promosso dalla deputata di Italia Viva che traguarda ad un centro di eccellenza sulle rinnovabili al posto della centrale di Vallegrande.

Ho riflettuto bene se rispondere alle ridicole polemiche di Peracchini. Avrei evitato ma visto che insiste a utilizzare toni da scontro anziché parole che uniscano la città, mi sento in dovere di precisare alcuni semplici dati di fatto.

 

C’è una differenza fondamentale tra l’attività politica e quella istituzionale. Nel primo caso si parla a nome di una forza politica, si esprime insomma la legittima posizione di una parte. Quando invece si interviene, ad esempio, da Sindaco di una città, si dovrebbe sentire il dovere di esprimere i sentimenti della comunità che si amministra. Evidentemente questo è un principio del tutto ignoto al Sindaco Peracchini.

Veniamo ai fatti. La Spezia ha pagato un prezzo ambientale enorme per la presenza sul suo territorio di una centrale a carbone. Ora finalmente anche il nostro paese ha imboccato la strada della transizione energetica e si è dato l’obiettivo di superare questo tipo di centrali. Poiché nessuno vuole che a pagare il prezzo del cambiamento siano i lavoratori, si è aperto, ormai da anni, un dibattito sulla dismissione e riconversione del sito. Enel, oltre ad essere leader nella sua attività tradizionale, è diventata un player importante a livello internazionale anche nel settore della produzione di energia con fonti rinnovabili. Abbiamo quindi pensato che fosse naturale proporre all’azienda di utilizzare le aree che si renderanno disponibili per una piattaforma innovativa, riconoscendo un ruolo alla città nel percorso della transizione energetica. E siamo rimasti sorpresi quando abbiamo invece appreso, contrariamente a ciò che aveva deciso il governo Renzi, che si pensava di continuare a puntare sulle fonti fossili con l’alimentazione a metano. Il Sindaco non si è opposto a questa scelta. Solo di fronte alla reazione compatta dei cittadini e delle opposizioni ha cominciato a traccheggiare, tipico atteggiamento di chi fatica a prendersi una responsabilità. Poi in città un orientamento più corretto è nettamente prevalso.

Nei giorni scorsi ho chiesto e ottenuto un pronunciamento favorevole della Camera su una ipotesi molto più avanzata: dismettere l’attuale centrale, opporsi alla trasformazione in turbo gas e realizzare, invece, nella nostra città un centro di eccellenza nazionale sulle energie rinnovabili, garantendo la piena occupazione dei lavoratori. Risultato che avrebbe meritato un riconoscimento da parte di un Sindaco dotato di un adeguato profilo istituzione. E invece Peracchini è stato capace solo di parole meschine.

Quali sono i meriti non miei di cui mi sarei appropriata? Ho fatto una proposta chiara che il Governo ha accolto. In tre mesi dalla nascita di questa nuova maggioranza siamo arrivati a un chiaro pronunciamento politico. Obiettivo fallito nei 14 mesi del governo gialloverde. Questa è la pura verità.

Ps: in merito invece alla irritazione dell’On. Gagliardi stendo un velo pietoso perché la sua firma non era presente in nessun odg ed e’ stata apposta al testo dell’On. Viviani solo dopo che il Governo ha dichiarato che avrebbe accolto il mio odg. Semplicemente non si era accorta che si discutesse di Enel. Forse era distratta , forse non lo riteneva importante ciò che è intollerabile è che si irriti se gli altri lavorano per la città che lei dovrebbe amministrare.


Raffaella Paita
Deputata di Italia Viva

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