«"Di fronte agli atti ufficiali le bugie hanno le gambe corte", dice la consigliera di Italia Viva Federica Pecunia e non potrei essere più d'accordo, infatti io e il collega Viviani avevamo già depositato alcuni giorni fa un emendamento in commissione Ambiente, affinché il Governo sancisse definitivamente l'uscita del carbone dalla centrale Enel della Spezia ed evitasse il subentro del turbogas, la deputata Paita al contrario non lo ha fatto, ha agito a posteriori». Manuela Gagliardi, di Cambiamo! alla Camera, replica alla affermazioni della politica spezzina Federica Pecunia secondo la quale, a seguito dell'approvazione ieri di un ordine del giorno in Parlamento di Raffaella Paita sulla centrale Eugenio Montale di Vallegrande, Gagliardi cercherebbe di intestarsi una vittoria non sua.
«Nero su bianco, i fatti dimostrano il contrario - prosegue l'esponente di Cambiamo! - Dov'era la deputata Paita quando abbiamo proposto, ben prima della giornata di martedì, quell'emendamento che sanciva l'uscita dal carbone al 1 gennaio 2021 e, allo stesso tempo, salvaguardava i lavoratori? La sua firma non risulta da nessuna parte e anche questi sono atti ufficiali».
«Ancora una volta sarebbe bene evitare polemiche strumentali, che non fanno bene alla causa e, soprattutto, confondono le idee ai cittadini, ai quali interessa solo la salvaguardia della salute, dell'ambiente e delle future opportunità lavorative. La consigliera Pecunia inoltre farebbe meglio a occuparsi dei lavori del consiglio comunale della Spezia, anziché di quelli del Parlamento», conclude la deputata di Cambiamo!.