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De Ranieri: "Il Parco ha favorito l'abusivismo bloccando ogni possibilità di sviluppo" In evidenza

"Un dato di fatto, con buona pace di chi si batte il petto in piazza a favore del mantenimento di un Ente che ha dimostrato tutte le sue carenze e tutta la sua inefficacia"

Leggiamo le dichiarazioni del Presidente Tedeschi che suonano come una minaccia nei confronti degli uffici comunali chiamati ad evadere le pratiche presentate ai sensi del Piano Guida della Nautica. Vorrei rassicurare il Presidente che al momento nessuno ha presentato nulla al riguardo.

La nostra Amministrazione ha sempre espresso seri dubbi sull’estensione di ulteriori due anni del Piano così come deliberato dal Parco. I dubbi sono chiari, è un Piano che va CONTRO l’ambiente, il fiume e le sue peculiarità. Quel piano, avversato in passato quando eravamo all’opposizione, prevede la cementificazione di aree agricole nella zona di Poggio Scafa e noi siamo CONTRARI, previsioni di scavo di nuove darsene che andrebbero ad aumentare l’ingresso del cuneo salino nella falda acquifera. Inoltre la questione del Mammellone ormai ha stancato. È l’unica area verde a un paio di kilometri dalla foce. L’unica area dove il Comune, con una fatica immane, da anni sta cercando di strappare metri all’abusivismo per ridare il fiume agli amegliesi, all’ambiente e allo sport. Cosa vuol fare il Parco? Ricollocare decine di barche e rimessaggi sparsi per il fiume dei quali non si conosce neppure la legittimità, tanto valeva trovare la strada per regolarizzare chi già operava in loco!
L’indagine della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, assistiti dalla Polizia Provinciale e Locale, ha assicurato un punto fermo e su quello noi vogliamo restare. Vogliamo mantenere le previsioni del vecchio Parco Fluviale della Magra, quello che ipotizzava una fruibilità delle sponde e la riambientalizzazione delle stesse. L’area verde già esistente nel Mammellone va ampliata e strutturata per gli sport all’aria aperta e legati all’acqua.

Sinceramente se il Parco avrà i giorni contati o continuerà la sua opera a me poco importa, quello che mi interessa e per cui la mia Amministrazione si sta battendo, è tenere alta la guardia nei confronti di chi vuole sfruttare il nostro territorio e le nostre risorse naturali e mettere in condizione gli operatori onesti di lavorare e produrre ricchezza e valore per il territorio. Non è con le proposte di ricollocazione degli unici due cantieri che si risolvono le criticità del fiume, ma combattendo l’abusivismo e l’illegalità.
La collina e il fiume in questi anni sono stati protetti dalle previsioni urbanistiche comunali, il Parco, ahimè, ha favorito l’abusivismo bloccando ogni possibilità di sviluppo e di coltivazione dei terreni. Questo è un dato di fatto, con buona pace di chi si batte il petto in piazza a favore del mantenimento di un Ente che ha dimostrato tutte le sue carenze e tutta la sua inefficacia.

Andrea De Ranieri

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