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Il PD di Sarzana in prima fila contro l'abolizione del Parco In evidenza

Bianchini e Ricci attaccano in silenzio la giunta Ponzanelli.

 

“Siamo decisamente dalla parte del Parco Montemarcello-Magra-Vara, ne denunciano la gravità delle iniziative per abolirlo e ci schierano al fianco della società civile e dei cittadini che manifestano per la sua salvaguardia e il suo sviluppo”. I Giovani Democratici della Val di Magra ed il Partito Democratico di Sarzana partono all’attacco contro quella che definiscono una manovra pilotata dal consigliere regionale Andrea Costa (Liguria Popolare) per cancellare l’area protetta istituita negli anni Novanta.

Lo fanno con i rispettivi segretari, Maria Bianchini e Rosolino Vico Ricci. Anzitutto, annunciando la partecipazione e l’appoggio loro e dei propri sostenitori, ai quali ribadiscono l’invito, alla manifestazione di protesta promossa dalle associazioni ambientaliste domenica 8 dicembre a Lerici alle 10,30. E poi, puntando l’indice contro il disegno di legge regionale ("Modifiche alla gestione delle aree protette ricomprese nel Parco naturale regionale Montemarcello-Magra-Vara"), in fase di approvazione nei prossimi giorni.

“Tutte le associazioni ambientaliste di differente orientamento, molti sindaci del territorio, in particolare della Val di Magra, cittadini comuni e Partiti di centro sinistra - mettono in risalto Bianchini e Ricci - si sono schierati contro una proposta che di fatto prevede l'abolizione dell'Ente del Parco e il passaggio di gestione alla Provincia. Parliamo di un ente locale, quest’ultimo, carente di risorse finanziarie e delle adeguate competenze altresì necessarie per la salvaguardia e la valorizzazione di un bene naturale così prezioso”.

Una nota la loro nel segno della salvaguardia del territorio. Aggiungono infatti: “La ragione vera della scelta di Liguria Popolare, con, a volte il silenzio, a volte l’assenso delle altre forze di governo regionale, non è nota e trasparente; quel che viene detto, a giustificazione di scelta del genere, è di frequente superficiale, a volte errato, spesso irrazionale e antistorico. Oggi tutti difendono parchi e ambiente, nessuno è contrario a programmazioni di sviluppo ambientale nel rispetto delle caratteristiche naturali del territorio e in una dimensione sovracomunale, nella logica della integrazione della pianificazione territoriale con continuità tra una area geografica e l’altra: questo è il valore intrinseco della parola parco”.

I due segretari dem rincarano la dose con un affondo politico e amministrativo: “È da notate, tra l'altro, il silenzio da parte della giunta di Sarzana, di un Comune - forse giova ricordarlo - che fa parte del territorio del Parco. Nasce il sospetto che si voglia dare mano libera ai Comuni, o meglio ad alcuni Comuni, nel creare le condizioni per un uso disarmonico del territorio secondo logiche di interesse locale, al di fuori un controllo–sorveglianza– integrazione di aree di pregio naturalistico, come quelle del promontorio del Caprione e del percorso del fiume Magra e Vara”.

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