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"Black Caiman Operation", Carassale chiede chiarimenti In evidenza

"Dovrebbe essere una 'manifestazione sportiva', ma sembra avere piu’ l'aspetto di un'esercitazione di tipo paramilitare"

 

Riceviamo e pubblichiamo la lettere aperta che il consigliere comunale Fabio Carassale ha inviato al Ministro della Difesa, al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, al Prefetto della Spezia e al Sindaco di Porto Venere.

Lettera Aperta relativa all’evento “Black Caiman Operation”

Io sottoscritto Carassale Fabio, Consigliere Comunale di Porto Venere (SP), reputo grave quanto deliberato dalla Giunta Comunale del mio Comune relativamente alla concessione del patrocinio all' A.S.D. “Original Gram” per l’evento denominato "Black Caiman Operation" organizzato sul territorio portovenerese per il prossimo sabato 9 novembre e recentemente promosso con simbologie, a mio giudizio, di chiaro riferimento all'organizzazione Gladio e alla Decima Mas della RSI.

L'intervento viene promosso dal Comune come "manifestazione sportiva" in funzione anche di destagionalizzazione della stagione turistica, ma sembrerebbe avere piu’ l'aspetto di un'esercitazione di tipo paramilitare.

Altrettanto gravi appaiono le dichiarazioni social degli organizzatori che vantano una collaborazione nell'organizzazione di tale evento con la Marina Militare, cosa che non si rileva nella simbologia degli Enti ed Istituzioni patrocinanti, emergendo la sola simbologia del reparto Comsubin ospitante l’iniziativa.
Sono dunque a chiedere chiarimenti in merito a questa decisione intrapresa da una Giunta Comunale che già in altre occasioni non ha condannato l'uso del simbolo della Decima Mas della RSI, sfoggiato anche da un componente della giunta stessa, l'Assessore Emilio Di Pelino, come emerso anche nell’aspra discussione dell'ultimo consiglio comunale tenutosi in data 07 ottobre scorso che riguardava la rimozione dalla sala pubblica comunale “Renzo Mantero” della vecchia targa della storica Sezione del PCI Porto Venere intitolata a Giacomo Bastreri, primo martire, nel 1921, della nascente violenza fascista.

E' infatti inaccettabile che non siano stati colti i chiari riferimenti a ciò che la Storia e la nostra Costituzione condannano e che le Istituzioni della Repubblica e la stessa Marina Militare dovrebbero costantemente contrastare attraverso l'esercizio democratico delle proprie funzioni.

Questa spettacolarizzazione dell'evento visibile sulle pagine social, questo proporre e svelare tecniche e metodologie di addestramento militari, possono anche mettere a repentaglio la sicurezza stessa di un corpo della Marina Militare, altamente specializzato e di lustro per le nostre Forze Armate, e la sicurezza della sua base logistica e operativa presente sul territorio portovenerese.
La guerra non è un gioco, non è spettacolo e non è sport!

Chiedo quindi, a tutti i livelli, un ripensamento sul sostegno all’iniziativa e di vigilare su quanto accaduto in modo che simili situazioni non abbiano piu’ a ripetersi.

Carassale Fabio - Consigliere Comunale di Porto Venere

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