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"La vecchia sede della Banca d'Italia potrebbe diventare un hotel di qualità" In evidenza

La proposta del Consigliere Comunale di LeAli a Spezia Guido Melley.

Il palazzo della Banca d’Italia avrà un futuro o sarà destinato a rimanere chiuso a tempo indeterminato?

Uno degli edifici più imponenti e prestigiosi del nostro centro storico rischia di rappresentare una sorta di “vuoto urbano” alla stregua di altri palazzi di pregio della storia della nostra città?

Molti mesi fa ho chiesto alla Giunta comunale di avviare un confronto con la proprietà dello stabile per verificare la disponibilità a possibili forme di riutilizzo del palazzo. Mi risposero in maniera sbrigativa ed un po’ pilatesca che il palazzo era stato posto in vendita ed occorreva attendere l’esito dell’asta immobiliare.

Ho riproposto in questi giorni una interpellanza al Sindaco ed alla Giunta per sapere se il palazzo sia stato venduto anche se credo proprio di no.
Ho chiesto poi all’Amministrazione di valutare la possibilità di destinare lo stabile a struttura alberghiera, verificando le intenzioni della proprietà ed i vincoli architettonici ed urbanistici (come gli standard previsti per i parcheggi) esistenti in area centrale per questo tipo di edifici.

Un hotel di qualità al posto della vecchia prestigiosa sede spezzina della Banca d’Italia. Un sogno oppure un progetto urbanistico innovativo?

Si potrebbe provare a lavorare prendendo spunto ad esempio da quelle esperienze di successo cui io stesso lavorai circa venti anni fa, quando la Giunta Comunale dell’epoca acquistò ad un'asta fallimentare la proprietà dei vecchi edifici degradati del Poggio che si affacciavano su via XX settembre, realizzò un piano urbanistico operativo coraggioso per destinare ad albergo il recupero dei manufatti : al posto di un “vuoto urbano” rimasto dai tempi della guerra venne costruito un hotel tuttora in funzione.
Oppure si potrebbe ipotizzare un percorso come quello seguito, sempre in quegli anni, per la ristrutturazione della ex scuola della Lizza che venne venduta a privati e trasformata in una struttura turistica extra alberghiera anch’essa tuttora in attività.

Non so se si possano riprodurre queste positive esperienze per il palazzo della Banca d’Italia.
Una cosa la so però.
Occorre che vi sia una visione strategica da parte della Giunta Comunale oltre che una iniziativa politica coraggiosa e determinata verso la proprietà del palazzo per provare ad evitare un destino altrimenti probabilmente segnato.

 

Guido Melley
Consigliere comunale LeAli a Spezia

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