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Sortino si scusa ma “Il video è stato rielaborato” (video) In evidenza

di Francesco Truscia - Il Segretario Generale del Comune si scusa, ma sostiene che il video diffuso sia stato modificato.

Dopo le polemiche emerse a seguito della pubblicazione del video incriminato del consiglio comunale durante l’intitolazione dello slargo a Josemaria Escrivà, il Segretario Generale del Comune Sergio Camillo Sortino ieri sera, nella sala consiliare, ha preso la parola per scusarsi di quanto avvenuto.

Il Segretario era già stato contattato telefonicamente per chiarire la vicenda, ma ha sentito comunque di dover spiegare all’aula il senso di quanto affermato in quel video.

“Il video diffuso in rete non è identico a quello ufficiale del sito del comune, è stato rielaborato nella parte audio corredato anche da sottotitoli interpretati dagli autori. Non ho la competenza tecnica per descrivere le modalità di tale arrangiamento, ma è un fatto oggettivo. Mi è stato chiesto questo gesto di autodafé e io non mi sottraggo. Voglio scusarmi da chi si è sentito turbato, ma l’uomo descritto nei vostri interventi non sono io”.

“Sono amareggiato - ha proseguito il Segretario - sono state dette cose molto serie nei confronti miei e della mia famiglia da persone che neanche mi conoscono. La frase incriminata non trova altra spiegazione razionale se non con il movimento Femen, ed è pronunciata per sdrammatizzare quello che stava accadendo nella speranza non ci fossero azioni emulative, eppure tutte le mie successive dichiarazioni, in un weekend da incubo per me e la mia famiglia, sono state rispedite al mittente. A quelli che mi hanno accusato ripeto che non c’era intento denigratorio nei confronti del movimento femminista, sessista di genere o comunque verso diversi. Difficile per uno con il mio passato e presente avere il mito del macho, del superuomo e se mi aveste conosciuto prima lo aveste saputo da soli. Scusate ancora, ma era davvero solo una battuta. Il sindaco Pierluigi Peracchini, almeno in questo caso, non c’entra nulla”.

Dopo le scuse del segretario il primo a prendere la parola è stato il consigliere Massimo Caratozzolo: “Sortino è scivolato su una buccia di banana, ma le scuse dovrebbero arrivare anche dal sindaco che ha riso della battuta, e anche dal presidente del consiglio Giulio Guerri che aveva il vociferio dietro. Una scusa alle consigliere e a tutte le donne è dovuta”. Tra il pubblico si sollevano alcuni cartelloni di protesta.

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“Accetto le scuse, ma non mi sono sentita troppo offesa - ha affermato la consigliera Maria Grazia Frijia - Piuttosto mi sento offesa dalle parole del consigliere Baldino che sta strumentalizzando la vicenda”. “Se quel video è stato veramente rielaborato è un fatto grave - ha dichiarato il consigliere Fabio Cenerini - Lei è una persona pacata la conosco, è stato un intervento sentito e per aver chiesto scusa le esprimo la mia vicinanza”.

L’intervento che ha scatenato ulteriori polemiche è stato quello della leghista Federica Paita: “E’ stata una battuta infelice, se vogliamo dire che è stata grave diciamolo, anche perché è stata fatta in un consesso istituzionale. Dato che non siamo nel medioevo, qualunque ragazza oggi saprebbe rispondere per le rime ad una battuta di questo tipo senza cadere in psicodrammi emersi in questi giorni. Vorrei vedere da parte di queste donne che hanno protestato la stessa indignazione quando vedono in giro per la nostra città gli occhi tristi di donne coperte dal Burqa, la stessa rabbia e indignazione da parte di uomini che affittano gli uteri delle donne, stessa rabbia verso uomini che sposano delle bambine”.

Tutto questo ha scatenato proteste anche da parte del pubblico, così il presidente del consiglio comunale Giulio Guerri ha deciso di sospendere la seduta per una conferenza dei capigruppo.

Al rientro dalla conferenza si sono susseguiti altri interventi, tra cui quello della consigliera Federica Pecunia che ha apprezzato le scuse, affermando però che non si sarebbe dovuta presentare l’occasione, mentre la consigliera Donatella Del Turco del M5S ha sottolineato come “Gli uomini sono uomini, se nasci tondo non diventi quadrato. Le donne devono imparare ad avere un linguaggio femminile, un rispetto tra donne. Il fatto di sentire dire da una donna che non si è sentita colpita, probabilmente vuol dire che non ha la sensibilità per sentirsi colpita” e la sua collega di “Movimento”, Jessica De Muro, ha guardato invece al sindaco Pierluigi Peracchini: “Mi imbarazza sempre un po’ il silenzio del sindaco, pensavo potesse intervenire".

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