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Lettera alla Regione, l’unione d’intenti (forse) è rimandata In evidenza

di Francesco Truscia - Una commissione per stilare un documento unico da inviare alla Regione per chiedere di fermare l’autorizzazione al progetto turbogas di Enel.

Partiamo da alcuni numeri: 2 sono le commissioni (II° e III°) convocate per stilare la lettera da inviare alla Regione per fermare l’autorizzazione al progetto della centrale a turbogas di Enel, 1 la lettera da produrre, 1 il commissario che ha deciso di non apporre la propria firma in dissenso anche dal suo gruppo ed è Giacomo Peserico, 4 i documenti presenti sul tavolo della presidenza da cui partire per stilare il documento unitario.

Dopo i numeri partiamo subito con uno spoiler: alla fine della commissione si è deciso, nonostante alcuni pareri contrari, di utilizzare il documento inviato dalla commissaria Saccone ai due presidenti Maria Grazia Frijia e Marco Tarabugi, aggiungendo le osservazioni pervenute da diversi commissari durante la commissione, quindi ai presidenti l’arduo compito di trovare una sintesi. Nell’arco di una settimana il documento di sintesi verrà inviato ai commissari per ricevere l’ok ad apporre la propria firma al documento, ma comunque si andrà a maggioranza.

Partendo dal presupposto che l’idea iniziale era quella di fare un documento unico, per sottolineare come su questo tema le commissioni e soprattutto il consiglio comunale in toto (o quasi) sia unito, se ci fossero diverse defezioni per la firma del documento si potrebbe parlare di una vittoria monca della commissione.

Ma come si è giunti a questa soluzione?

Il gruppo LeAli ha inviato ai commissari un proprio documento: “L’obiettivo è quello di dare un senso al percorso in consiglio comunale e nelle commissioni - ha aggiunto il commissario Guido Melley - Per dare un valore alle attività che abbiamo svolto. Nel documento si sottolinea la conferma per una netta contrarietà al progetto turbogas di Enel, al punto 2 invitiamo a negare l’intesa con il Governo e in ultimo di informare al più presto il consiglio comunale su ciò che accadrà”.

Dall’altro lato il commissario Umberto Costantini ha proposto di partire dall’ordine del giorno votato in consiglio comunale il 10 giugno: “Su quell’ordine c’è stata l’astensione di alcuni consiglieri ma nessun voto contrario. Sull’astensione a mio parere ci sono margini per discutere”.

La proposta di Umberto Costantini non ha trovato d’accordo il commissario Fabio Cenerini: “Non credo che chiedere a tutti di votare l’ordine del giorno della maggioranza vada incontro a tutti, credo sia meglio riprendere il documento pervenuto alla presidenza, auspicando che la Regione, nell’ambito delle sue facoltà, non dia l’intesa. Inoltre si potrebbero allegare al documento anche tutti gli ordini del giorno, quelli approvati e quelli respinti, per sottolineare come la volontà del consiglio comunale sia unica. Ci sono alcune parti del documento del gruppo LeAli sulle quali sono d’accordo, altre no”.

Per il commissario Marco Raffaelli si sarebbe dovuto lavorare su due documenti: “Credo che la cosa migliore sarebbe lavorare per fare una sintesi tra il documento prodotto da LeAli e quello giunto alla presidenza”.

“Rispetto la posizione del mio gruppo, ma se oggi mi viene chiesto di apporre la mia firma su un documento che dice no in maniera assoluta ad un progetto Enel ritengo di non poterlo fare” ha affermato il commissario Giacomo Peserico.

“Va bene l’intesa purché contenga quella riga dove chiediamo alla Regione di esercitare il potere di veto in base alle prerogative di legge, per me quello è prioritario” ha chiesto il commissario Massimo Caratozzolo.

Un documento ritenuto da diversi commissari troppo articolato è quello del gruppo LeAli: “Il documento può apparire articolato perché si cerca di motivare la richiesta - ha risposto il capogruppo del gruppo LeAli a Spezia - Non vedo quali parole del documento vi possano vedere contrari, è semplicemente più robusto”.

C’è stato chi ha richiesto, prima di firmare il documento, di poter fare un approfondimento in maggioranza: “Vorrei affrontare le procedure e le leggi in maniera più approfondita, passerei l’argomento in maggioranza. Potrei anche sbagliarmi, a me risulta che la Regione non debba dare o no l’intesa. Prima di chiedere alla Regione dovremmo approfondire questo tema”.

Ci sono state divergenze d’opinioni all’interno della stessa maggioranza, come la contrarietà del commissario Andrea Biagi rispetto alla proposta del commissario Frascatore: “Non serve un’altra riunione di maggioranza, tutto il consiglio deve esprimere un parere unitario. C’è la competenza della Regione Liguria su questo tema”.

La discussione prosegue fino a quando si giunge ad uno scontro dialettico tra la presidente Maria Grazia Frijia e il commissario Guido Melley. I due protagonisti hanno iniziato a sovrapporsi nella discussione alzando notevolmente il tono della voce cercando di sovrastare l’uno le parole dell’altro fino a quando il commissario Melley, con un gesto di stizza, ha lanciato un foglio di carta arrotolato che teneva tra le mani sul tavolo della presidenza.

La richiesta principale del gruppo LeAli è stata quella di lavorare su tutti i documenti, non solo su quello della presidenza con le relative modifiche e aggiunte.

Dopo questo finale piuttosto acceso si è deciso di fare la verifica richiesta dal commissario Marco Frascatore, ed entro una settimana arriverà ai commissari il documento di sintesi con le proposte raccolte dalla presidenza durante la commissione.

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