Il Moby Dick sornione e sicuro, dall'alto dei suoi 15 metri splendidamente lignei, punta verso la diga foranea ed il chiacchierio degli ospiti a bordo si arricchisce di sapere grazie anche all'esperienza di Eugenio, due generazioni di miticoltori in una sola persona.
L'Associazione "Per il Mare" insieme al Direttore della Cooperativa Miticoltori, Federico Pinza, ha organizzato la visita agli allevamenti a mare e all'impianto di stabulazione dei nostri pregiati "muscoli", in concomitanza con la Fiera Spezzina, Gazzetta ne ha approfittato e si è imbarcata curiosa.
I suoi membri ti accolgono a bordo e ti convincono con la sua ospitalità, subito ti senti a tuo agio nell'ambiente familiare e ti lasci cullare dal mare perdendoti tra racconti e spiegazioni, tra chiacchiere e domande, mentre riassapori con gli occhi ciò che già conoscevi (ma forse ne avevi dimenticato la bellezza) insieme ad ospiti che mai lo avevano gustato, e in pieno relax lo rivivi.
Lungo giro quindi agli impianti di allevamenti a mare dell'orgoglio spezzino, non cozze o mitici ma il nostro "Re Muscolo", allevato nel Golfo della Spezia, in quel tratto di mare compreso tra il Parco Nazionale delle 5 Terre ed il Parco del Magra, dal mare di Lerici a quello di Portovenere e nella baia dell'isola Palmaria.
Circa 80 soci miticoltori che, da generazioni, si tramandano un'attività basata su metodi antichi che assicurano la produzione autoctona, e aggiornata nei controlli per assicurarne bontà, salubrità e sicurezza Sanitaria.
Dopo le interessanti spiegazioni spostamento e ormeggio a S.Teresa con relativa passeggiata allo stabulatore, visita guidata e informazioni tecniche sull'impianto e relativi prodotti, qui tutti i soci portano la loro raccolta, classificata e pulita esternamente.
I molluschi vengono poi posti per l'autodepurazione in contenitori isotermici da 600 litri, con 300 kg di prodotti in ognuno e "docciati" costanti da acqua di mare purificata attraverso filtri di sabbia quarzifera, uno schiumatoio, sterilizzata tramite raggi UV-C, arricchita di ossigeno e climatizzata mentre uno sterilizzatore ad ozono ne assicura la disinfezione.
Al termine del trattamento i molluschi depurati conservano le qualità organolettiche ed il gusto tipico che da sempre li contraddistingue.
Le fatiche della navigazione e della visita allo stabulatore vengono poi ben premiate a bordo, allo stacco da S.Teresa appaiono bottiglie di vino bianco e prosecco a riempire la ghiacciaia sul tavolo, cestini di ottima focaccia e vassoi di muscoli fatti aprire nel pentolone della cucina del Moby Dick.
A buon diritto possiamo asserire d'essere stati presi per la gola, "fugassa e muscoli" annaffiati di buon vino sono un'arma di corruzione indincibile, la lotta per gustarne di più contro "Danielino", figlio di uno dei soci e marinaio di bordo è stata dura, ma tutti gli ospiti si sono impegnati al meglio.
Un arrivederci a presto ai soci dell'Associazione "Per il Mare" e un grazie per la loro simpatia ed accoglienza a: " Luigi Martinucci - Massimo Mazzocchi - Debora Parentini - Erika Schierano e Danielino".
L'impegno e le iniziative di questa associazione senza scopo di lucro, sono tese a valorizzare/pubblicizzare il nostro patrimonio paesaggistico, ittico, culturale ed enogastronomico ed a finanziare le attività di carattere sociale, principalmente in collaborazione con ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) ma non solo, e didattico con le scuole.
L'impegno sociale è la prassi costante del gruppo che da sempre li contraddistingue e le piacevolissima ed alternative iniziative (escursioni, battute di pesca, itinerari di snorkeling, avvistamenti al Santuario dei cetacei, immersioni) solo un auto finanziamento per poterlo conseguire.
Il Moby Dick restaurato e regolarmente manutenzionato li accompagna sicuro, simbolo dell'associazione e compagno di gioco dei bimbi autistici che lo vivono regolarmente, di recente ha accompagnato e assistito anche la nuotata solitaria di 25 km di Mario Raiola, impegnato in "Una nuotata per il Mare" da S.Terenzo a Monterosso per raccogliere fondi per "Sea Shepherd", da sempre in prima linea per la difesa dell'ecosistema marino.
Il sogno nel cassetto dei ragazzi di "Per il mare" é il recupero della Rolling Black (in collaborazione con l'Università degli Studi Genovese), un'imbarcazione a vela di 13 metri, ora in disuso, progettata e costruita più di 10 anni fa per avvicinare alla vela persone con disabilità motorie, una possibilità reale per loro di intervenire attivamente nelle "manovre" necessarie per condurre una imbarcazione di quel tipo.
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