Per lo Spezia, dopo la mini serie favorevole (con le vittorie a Latina e Vercelli intervallate dalla vittoria interna contro la Ternana), la battuta d'arresto contro il Trapani, doccia fredda quel pari soprattutto per il morale. A seguire, le due sconfitte esterne di Novara e Carpi, alternate dalle boccate d'ossigeno al Picco contro Ascoli e Avellino. Con la sfida di sabato al Rigamonti sono 12 le partite che attendono le Aquile fino alla fine del campionato, "12 finali", ha ribadito Di Carlo, "da giocare ognuna al massimo delle possibilità".

Toh chi si rivede: Giannetti! Anche se a Brescia non scenderà in campo nemmeno un minuto, è importante per l'ex Siena e Cagliari - nonché Spezia - tornare a respirare l'atmosfera del campionato, in vista di un suo reinserimento in prima squadra.

Per lui Di Carlo è disposto anche a cambiare modulo offensivo: insieme a Granoche non formerebbe una coppia da sottovalutare.

Lo Spezia sabato scenderà in campo con il consueto 4-3-3, uniche novità probabili a centrocampo, dove vicino a Errasti e Djokovic si giocano una maglia Pulzetti e Sciaudone per il "braccetto" di destra, anche perché Maggiore non si è allenato in settimana per l'impegno con la U19 di Baronio.

In difesa poker davanti a Chichizola con Terzi e Valentini centrali, ai lati Migliore e De Col. In attacco, spazio a Piccolo e Fabbrini con la mission di sfruttare la tecnica e la velocità per sorprendere la rattoppata difesa bresciana e mettere in condizione El Diablo di aumentare il personale bottino di gol.


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