fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

ACAM, Lerici boccia il piano industriale In evidenza

di Doris Fresco - Il consiglio comunale dà mandato a Paoletti per bocciare il piano industriale di Acam. Sfiorato il consenso di Ornati che alla fine sceglie di astenersi. Paoletti: "Stimo Garavini, ma abbiamo bisogno di garanzie".

È l'assessore Sammartano a descrivere la situazione e a leggere la delibera: "Acam ci ha mandato un piano industriale elaborato da un consulente esterno che propone ai soci due configurazioni: sviluppare l'azienda secondo le modalità pregresse e quindi procedere con la gestione attuale e una soluzione alternativa denominata "ottimizzata" che prevede il superamento dell'attuale piano industriale e un piano di aggregazione con un soggetto esterno attivo nel piano delle utility individuato per il momento, solo ipoteticamente, nella società Iren di Genova.

 

Acam è al 100% pubblica: la possiedono il Comune della Spezia, il Comune di Lerici e tutti i comuni della provincia che insieme detengono 85,6%, lasciando il 14,4% ad una società controllata della Regione Liguria. Se il soggetto individuato per l'aggregazione fosse Iren accadrebbe che il 100% del controllo della società sarebbe regionale, ridimensionando al 3% la partecipazione spezzina e lasciando a Lerici lo 0.15%; nel caso invece in cui non fosse Iren ma un'altra società i valori di capitalizzazione di Borsa sarebbero diversi e le partecipazioni di Lerici passerebbero allo 0.09%.

Partecipando così limitatamente sorge il problema perché ora interveniamo in maniera diretta e serve un contatto quotidiano. Analizzando il piano industriale notiamo che Acam in questi tempi ha avuto una contrazione con maggiori ricavi. Pare quindi che possa camminare sulle sue gambe. Questo Studio mette in evidenza alcuni punti di forza con ricavi stabili e conseguimento di obiettivi normativi grazie allo sviluppo di nuovi modelli gestionali e che apre a nuovi e futuri business. Optare per l'aggregazione ovviamente permetterebbe di lavorare sul problema dell'indebitamento che risulta essere sceso rimanendo comunque superiore al dato medio. Tuttavia è da notare che anche Iren ha un indebitamento di 2,5 miliardi.
Inoltre la società genovese ha una capacità di trattamento di risulti pari al 29,9%, percentuale molto inferiore a quella di Acam. "Presentarsi le due alternative nell'unico piano industriale non si lascia altra scelta che bloccarlo per intero".

Apre il dibattito la consigliera De Luca: "Abbiamo chiesto a Garavini di partecipare e spiegarci alcuni punti oscuri, ma nessuno ci ha risposto. Purtroppo anche questa volta dobbiamo lamentare il non aver potuto approfondire il tema e non trovo abbastanza elementi per appoggiare questa delibera".

Dello stesso avviso anche il consigliere di opposizione Emanuele Fresco che in più vedrebbe nell'aggregazione con una società come Iren degli aspetti positivi: "Nella gestione dei rifiuti, ad esempio, notiamo delle criticità che potrebbero essere superate solo attraverso la gestione di una società più forte e più grande; in questo senso credo che per Acam potrebbe essere un'opportunità positiva l'ipotesi dell'aggregazione".

Spinosa invece la posizione di Ornati che si dice favorevole alla delibera del sindaco ma presenta un emendamento per cancellare un riferimento alla gestione positiva di Acam dei siti di Boscalino e Saliceti: "Non reputo in alcun modo la gestione di Acam positiva e di certo non posso votare in favore di questa delibera che riporta una premessa del genere".

Commenta Sammartano: "Nemmeno noi siamo favorevoli al piano presentato nel 2013, ma siamo consapevoli che non è possibile tornare indietro e che dobbiamo guardare avanti".

Così l'emendamento viene approvato e la delibera modificata: tutto a questo punto farebbe pensare al voto favorevole di Ornati. Prima però prende il microfono il sindaco che si lascia andare ad un commento sulla situazione politica attuale accusando Sel e PD di non avere dialogo al proprio interno. È a questo punto che la situazione si modifica drasticamente e Ornati decide di astenersi: "Condivido la delibera e sono d'accordo nel bocciare il piano industriale, tuttavia mi è impossibile esprimere la mia fiducia nei confronti di Paoletti che si è espresso contro il partito che rappresento; non ho fiducia in lui e per questo non posso assolutamente dargli il mandato".

La delibera comunque viene approvata con le conclusioni del sindaco: "Io ho fiducia e stima nei confronti dell'amministratore di Acam ma ognuno fa il suo lavoro e noi abbiamo bisogno di maggiori certezze sulla possibilità di mantenere un controllo su una cosa società così importante per Spezia".

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)
Redazione Gazzetta della Spezia

Redazione Gazzetta della Spezia
Via Fontevivo, 19F - 19123 La Spezia

Tel. 0187980450
Email: redazione@gazzettadellaspezia.it

www.gazzettadellaspezia.it

Articoli correlati (da tag)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.