Al riguardo, la normativa in materia ha previsto l'agevolazione fiscale esclusivamente per gli importatori finali di pannelli solari, o meglio per coloro che provvedono all'acquisto ed alla successiva installazione presso l'utilizzatore del bene. I soggetti economici, invece, che importano per la successiva rivendita a fornitori, non possono avvalersi, in alcun caso, della riduzione dell'IVA.
All'atto dell'introduzione di pannelli solari nel territorio nazionale, l'importatore che intende avvalersi dell'agevolazione fiscale deve presentare all'organo doganale, unitamente alla dichiarazione doganale di importazione, una dichiarazione sostitutiva dell'atto notorio da cui si evinca la sua qualità di installatore finale dei pannelli solari importati.
Nello specifico, grazie anche alla proficua cooperazione di numerose Dogane nazionali, i controlli amministrativi finalizzati all'acquisizione della prova di " effettiva qualità di installatore finale dell'importatore", hanno consentito, fino ad oggi, il recupero di 700.000 euro di IVA, sottratta all'Erario.
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L'attività investigativa ha comportato, altresì, la denuncia alla locale Autorità Giudiziaria di 19 importatori per i reati di falso in atto notorio e contrabbando aggravato.
Inoltre, ai fini di eventuali controlli in materia di imposte dirette e indirette, i suddetti funzionari hanno proceduto ad informare l'Agenzia delle Entrate della posizione di 56 ulteriori importatori che hanno introdotto i pannelli solari nei depositi IVA, presenti all'interno del sedimento, in regime di sospensione d'imposta e successivamente hanno proceduto alla loro estrazione con immissione sul territorio, avvalendosi di auto fatturazione con esposizione di IVA nella misura del 10%.