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Dalla Pontremolese al waterfront, tante sfide per i prossimi anni In evidenza

La quarta sessione degli "Stati generali dell'economia della Spezia e dedicata al tema Infrastrutture e Territorio.

Edilizia, mobilità, comunicazione, infrastrutture e grandi opere: è forse in questo ambito che il territorio deve sapere cogliere ed affrontare le sfide più importanti.

Mario Gerini, Presidente ANCE La Spezia: "L'edilizia viene da 10 anni di profonda crisi. Dal 2007 al 2018 il numero delle imprese è calato del 34% passando da 1005 a 661. La realtà delle imprese edili è frammentaria, con un numero di dipendenti molto variabile. 600mila sono i posti di lavoro persi nell'edilizia in Italia negli utlimi 10 anni. Mancanza cronica di investimenti pubblici, normativa farraginosa che mette in ginocchio le imprese, tempi di aggiudicazione delle gare di appalto che si dilatano sempre di piu: sono queste le cause che comportano incertezza negli investimenti. Stiamo aspettando che esca il decreto crescita o sblocca cantieri, dovrebbe riportare norme che vanno a semplificare il Codice degli appalti pubblici, ma non sappiamo esattamente che norme, magari potrà agevolare le imprese. Per mancanza di liquidità spesso vengono fatte gare d'appalto che non hanno congruità dei prezzi, e succede che o l'impresa non partecipa oppure partecipa con ribassi modesti pur di esserci. Tutto ciò comporta disagi anche per altre imprese, si corre il rischio che pur di portare a casa l'appalto alcune imprese lavorino sottocosto e in modo non professionale. L'edilizia vive una crisi importante e non viene sentita in pieno perché siamo un insieme di imprese frammentario. Quello che chiediamo è il coinvolgimento nelle scelte che verranno fatte perché abbiamo notevole professionalità e possiamo essere utili per arrivare alla realizzazione di queste grandi opere, vogliamo dare correttamente il nostro contributo".

In rappresentanza dei sindacati confederali, questa volta ad intervenire è Lara Ghiglione di CGIL: "Su molti temi abbiamo obiettivi comuni: ad esempio la ripresa economica ed occupazionale nel nostro territorio. Vorrei puntualizzare però: occupazione si, ma di qualità rispetto alla questione retributiva e delle tutele dei diritti di chi lavora. Altro tema è riuscire a mettere insieme sviluppo economico con la tutela dell'ambiente. Il nostro è territorio fragile, non possiamo non tenerne conto. Bisogna collegare il.nostro territorio con il resto del mondo. La Pontremolese è fondamentale per la sopravvivenza del nostro porto, sono stati stanziati 280 milioni e stiamo aspettando il bando. La semplificazione del sistema degli appalti non può mettere in discussione il meccanismo dei controlli sul versante della sicurezza e quello dei controlli delle infiltrazioni mafiose negli appalti. La sfida dei prossimi anni è quella del Waterfront: a maggio ci sarà la conferenza dei servizi sul tema, deve esserci per forza un confronto non solo rispetto all'iter per compiere l'opera ma anche rispetto agli esiti occupazionali e al riscontro che la città può avere e all'impatto ambientale dell'operazione".

Giovanni Cortellezzi (Legambiente) sostiene: "I temi ambientali devono essere inseriti prioritariamente in una visione strategica della politica. Abbiamo delle carenze strutturali, ci siamo attivati concretamente per finire la Pontremolese. Anche la mobilità urbana, però, è fondamentale per mettere a sistema questi territori lacerati dalla non comunicazione. Manca una qualità del trasporto urbano per uno sviluppo di un turismo sostenibile".

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