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Chiude un altro negozio storico della Spezia In evidenza

Il commento del Presidente FIDA Confcommercio Cesare Arioli.

"Nell’indifferenza della gente e a causa di decisioni politiche errate sul commercio, un altro negozio di Spezia chiude i battenti. I dipendenti della storica “Profumeria Lasagna” che non ricevono lo stipendio da molti mesi rimangono senza lavoro.
Sono cinque famiglie che entrano in una fase economicamente delicata e dal futuro molto incerto.

Oltre a ciò la zona in cui si trova questa attività (via Roma, nel centro città, ndr) e già piena di fondi commerciali sfitti e vuoti, una ulteriore luce commerciale che si spegne porta un effetto domino anche per i negozi superstiti nelle vicinanze che da tempo si dibattono per superare la crisi economica anche indebitandosi con le banche nella speranza di superare il momento negativo, ponendo in uno stato critico la loro stessa esistenza, rendendo precario il proprio posto di lavoro e di quello dei loro collaboratori.

Le politiche delle amministrazioni comunali succedutesi nel passato hanno consentito in modo smisurato le aperture di centri commerciali, oltre a superfici medie di grande distribuzione e supermercati nel centro cittadino praticando orari non sempre facilmente eseguibili dai negozi tradizionali.

Le aperture di catene di vendita di profumi e prodotti di igiene e casa, aperture incontrollate di negozi etnici che portano verso il basso la qualità e decoro del commercio, la cronica mancanza di parcheggi, il costo di quelli liberi spropositato nella zona del centro storico, hanno portato il consumatore a servirsi sempre più di internet o dei comodi parcheggi gratuiti dei centri commerciali a 5 minuti dal centro, che hanno causato l’impoverimento e chiusura dei negozi in centro e periferia, centinaia di posti di lavoro sono già stati perduti e non sostituiti dalle aperture della G.D.O. togliendo in una città che deve ancora crescere per svolgere il ruolo di Hub delle zone turistiche che la circondano e tornare ad essere il capoluogo di riferimento che le compete.

Il cittadino dovrebbe essere più attento a questo fenomeno poiché la chiusura dei negozi toglie vivibilità, sicurezza, decoro, impoverimento delle proprietà immobiliari nella zona in cui risiede. Andare un po’ meno nei centri commerciali o su internet a fare acquisti, oltre a concorrere al mantenimento dei posti di lavoro della sua città, del valore della sua zona sarà protagonista di una economia diffusa sul territorio e non circoscritta alle centrali dei potentati economici già iper-ricche che drenano soldi al territorio creando disoccupazione e miseria".

Cesare Arioli
Presidente F.I.D.A Confcommercio La Spezia

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