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Iren ha presentato il piano industriale al 2022 alle aziende spezzine In evidenza

Attenzione particolare all'ambiente e alle ricadute occupazionali.

Forte degli ottimi risultati ottenuti in termini di efficientamento, sinergie conseguite, riduzione dell’indebitamento e incremento strutturale di cassa, il Gruppo Iren ha presentato ieri giovedì 12 luglio alle ore 15:30 presso la sede di ACAM (Via A.Picco, 22 in La Spezia) il proprio piano industriale al 2022 alle aziende ed imprese del territorio spezzino aderenti a Rete Imprese Italia. I lavori sono stati aperti da Pierluigi Peracchini, Sindaco del Comune della Spezia e da Paolo Figoli, presidente di Rete Imprese Italia; quindi la parola è passata all’Amministratore Delegato di Iren Massimiliano Bianco ed al Responsabile Approvvigionamenti, Logistica e Servizi Gruppo Iren Vito Gurrieri.

 

Di seguito una sintesi degli argomenti salienti dibattuti:

Grazie ai benefici derivanti dalle azioni intraprese negli ultimi 30 mesi, il piano industriale di Iren potrà beneficiare di una flessibilità finanziaria che consentirà al Gruppo di cogliere significative opzioni di sviluppo al 2022 attraverso investimenti pari a 2,5 miliardi di euro, in crescita di circa 300 milioni (+15% circa) rispetto al precedente business plan, di garantire agli Azionisti una dividend policy chiara e soddisfacente con l’impegno del management verso una crescita annua del dividendo di almeno il 10% e di cogliere nuove opportunità di consolidamento territoriale attraverso operazioni di M&A. Un piano particolarmente orientato allo sviluppo, con focus sui business regolati e quasi regolati e investimenti concentrati al 95% sui territori di riferimento di Iren. Particolare importanza rivestirà in questo senso lo svi-luppo dei business a rete attraverso il completamento degli ATEM nel settore gas nei quali IREN possiede già una quota rilevante e nel settore delle reti i-driche dove è previsto un piano di investimenti particolarmente significativi. A ciò si aggiunge la crescita del settore Ambiente derivante dal rafforzamento nel “waste-to-material”, legato principalmente allo sviluppo di impianti dedicati al trattamento di carta, plastica e rifiuto.

Con il piano industriale al 2022 IREN si prepara ad affrontare le transizioni e i cambiamenti che stanno ridefinendo il mercato dell’energia e delle multiutility. La strategia del Gruppo fa leva sui punti di forza storici come il legame con i Clienti e le relazioni forti con i territori di riferimento, sviluppando una value proposition distintiva basata su integrazione dell’offerta, canali digitali e centralità del Cliente. In questo scenario Iren pone al centro il cliente/cittadino con il progetto “new downstream” che ha l’obiettivo di trasformare la commodity energetica in un servizio ad alto valore aggiunto e che, grazie al successo già riscontrato nel primo anno di attività, consentirà un incremento della base Clienti del Gruppo, ad oggi pari a 1,7 milioni, di circa 200.000 unità al 2022 che si aggiungono agli oltre 250.000 nuovi clienti acquisiti nel corso degli ultimi 30 mesi.

Grande attenzione sarà posta alla sostenibilità ambientale con particolare focus sulla decarbonizzazione, con un risparmio del 14% delle emissioni di anidride carbonica, sull’economia circolare, sulla tutela delle risorse idriche (aumento della capacità di depurazione del 15% e riduzione del prelievo idrico dall’ambiente per uso potabile pari al 9%) e sulla resilienza delle città. Un’attenzione che si estenderà al risparmio energetico: dalla ristrutturazione di condomini con riqualificazione energetica alla partnership con piccole e medie imprese in un’ottica “ESCO”. A ciò si aggiunge l’ingresso nel mondo della mobilità elettrica, attraverso l’adeguamento di una parte del parco auto aziendale e dei mezzi di raccolta dei rifiuti, la leadership delle colonnine di ricarica nei propri territori di riferimento, e-scooter sharing ed e-bike. L’innovazione rappresenterà infatti un elemento sempre più cruciale nel guidare il processo di crescita del Gruppo che porrà sempre più attenzione al confronto e alla collaborazione con start-up ad alto contenuto innovativo e tecnologico, considerando anche il Corporate Venture Capital come una leva decisiva nelle strategie di open innovation, e alla crescita del capitale umano, dove è previsto un raddoppio delle risorse sotto i 30 anni già al 2020 con l’ingresso di circa 180 nuovi talenti che porteranno nuove competenze e idee innovative al Gruppo.

In merito alle ricadute territoriali sull’occupazione, il gruppo Iren impiega in Liguria oltre 1800 dipendenti, dei quali circa 700 operano sul territorio spezzino. Il Gruppo Iren si pone anche ai vertici dell’indotto generato nel territorio in quanto, mediante i rilevanti affidamenti esterni, costituisce un importante volano economico: il 73% circa degli affidamenti riguarda aziende del territorio. L’ordinato a fornitori della provincia della Spezia, per l’anno 2017 è pari a circa 32 milioni di euro ed il numero di fornitori locali qualificati è pari a oltre150 aziende. Le attività affidate sono prevalentemente servizi e forniture e riguardano per la massima parte fornitori medio-piccoli.

Iren prevede investimenti a tutto il 2033 sul territorio della provincia della Spezia per oltre 284 milioni di euro, così suddivisi: circa 180 milioni di euro per il servizio idrico integrato, circa 95 milioni di euro per il ciclo in-tegrato dei rifiuti e lo sviluppo dell’impiantistica dedicata al trattamento dei rifiuti urbani.
Le attività sul territorio della Spezia riguardano la quasi totalità dei business gestiti dal Gruppo, quelle più rilevanti sono le Reti (Idrico), l’Ambiente (Raccolta e Smaltimento rifiuti) e Mercato (vendita energia elettrica e gas).

Sulla base di tali linee strategiche il Gruppo IREN si prefigge al 2022 una crescita dell’EBITDA pari a circa 170 milioni di euro, che porterà il margine operativo lordo del Gruppo a 950 milioni di euro al 2022 (Cagr 3,3%) e un utile di Gruppo pari a circa 265 milioni di euro, in crescita del 52%.

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